Probabilmente molti hanno visto questo bellissimo fiore in giardini o su terrazzi senza saperne il nome. La pianta convolvolo è infatti apprezzata per la sua capacità di adattarsi agli ambienti più diversi e per la facilità di coltivazione. Utilizzata sia come soluzione tappezzante per aiuole soleggiate che come rampicante per abbellire recinzioni e pergolati, sono molti i suoi pregi. Ecco quali.
Come si pianta il convolvolo?
Piantare il convolvolo non è complicato, ma tutto dipende dal periodo, dal tipo di terreno e dalle esigenze specifiche della varietà scelta. Il momento migliore per piantare il convolvolo è la primavera, quando le temperature si stabilizzano sopra i 10°C. Se preferisci coltivare il convolvolo in vaso, puoi anche giocare d’anticipo e poi trasferire le giovani piante all’esterno a fine aprile o inizio maggio.
Per la messa a dimora in piena terra, attendi comunque che il terreno sia ben lavorato e asciutto. Ricorda che se il suolo del tuo giardino è pesante o argilloso, andrà migliorato il drenaggio aggiungendo sabbia o ghiaia grossolana.
Dopo aver piantato il convolvolo, annaffia generosamente per favorire l’attecchimento delle radici. Nelle prime settimane, poi, mantieni il terreno leggermente umido, riducendo gradualmente le irrigazioni: dovrai intervenire solo se il substrato si presenta asciutto. Infine, durante la stagione di crescita, può essere d’aiuto una concimazione leggera con un fertilizzante bilanciato ogni 4-6 settimane.
Quando fiorisce il convolvolo? É una pianta perenne
Pur esistendo diverse varietà di convolvolo, la maggior parte di esse si comporta come pianta perenne nelle zone a clima mite, mentre in aree più fredde può essere coltivata come annuale o richiedere maggiore protezione dal clima durante l’inverno.
Al di là della sua annualità, il periodo di fioritura del convolvolo si estende generalmente dalla tarda primavera fino all’inizio dell’autunno. In condizioni ottimali, già da maggio la pianta inizia a produrre i suoi caratteristici fiori a campanelle, che continuano ad aprirsi in successione fino a settembre inoltrato.
Il loro diametro può variare dai 2 ai 5 cm a seconda della varietà. Le colorazioni sono molteplici: dal bianco puro del Convolvulus cneorum, al blu intenso e violaceo del Convolvulus mauritanicus, fino al rosa tenue o lilla di alcune selezioni ibride.
Le proprietà del convolvolo, cosa sapere
Il convolvolo non è unicamente bello da vedere, ma possiede anche una serie di proprietà che la rendono particolarmente utile per chi vuole arredare il proprio giardino anche con le piante.
È infatti ben nota per la sua funzione tappezzante e rampicante: può essere utilizzato per coprire rapidamente superfici spoglie, creare bordure fiorite o abbellire muri e recinzioni.
Le sue foglie, spesso argentee o verde intenso a seconda della varietà, contribuiscono a dare luminosità al giardino durante tutto l’anno. Inoltre, la pianta è conosciuta per la sua rusticità: sopporta bene il caldo, la siccità e anche brevi gelate, soprattutto nelle varietà più robuste. Un altro aspetto da non sottovalutare è la capacità del convolvolo di attrarre insetti impollinatori come api e farfalle grazie alla sua abbondante fioritura.
Il convolvolo è tossico?
Pur essendo una pianta generalmente sicura per l’uso ornamentale, alcune specie di convolvolo possono presentare una lieve tossicità se ingerite, in particolare le parti verdi e i semi. Questo vale soprattutto per animali domestici come cani e gatti, ma anche per i bambini piccoli che potrebbero accidentalmente assaggiare foglie o fiori.
Nonostante ciò, il convolvolo non rilascia sostanze irritanti al tatto e può essere maneggiato senza particolari precauzioni, e quindi senza guanti, quando fai giardinaggio.
Cosa fare se il convolvolo diventa infestante
Esiste, però, un risvolto della medaglia. Questa pianta può talvolta diventare invasiva, soprattutto in giardini dove trova condizioni propizie. Se ti accorgi che il convolvolo sta occupando troppo spazio, soffocando altre piante o invadendo aree indesiderate, è importante intervenire.
La prima cosa da fare è una potatura mirata: elimina i rami più lunghi e vigorosi, tagliando alla base quelli che si stanno insinuando tra altre piante o che minacciano di coprire vialetti o aiuole di fiori.
Inoltre, attenzione alle nuove piantine che possono nascere da semi o da radici in superfice. Dopo una pioggia o un’irrigazione abbondante, il terreno sarà più morbido e sarà più facile estrarre le giovani piante con tutte le radici.
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