Esiste una pianta che, non a caso, viene spesso chiamata “pianta arcobaleno”. Si tratta del croton: la sua particolarità risiede nel fatto che ogni esemplare è unico, grazie alle diverse sfumature e forme delle foglie. Oltre alle sue proprietà ornamentali, la pianta croton è nota anche per la relativa facilità di coltivazione in casa. Ecco, quindi, tutti i consigli per farla crescere al meglio.
Che pianta è il croton?
Il suo nome botanico è Codiaeum variegatum ma viene più comunemente chiamata croton. Originaria delle regioni tropicali dell’Asia sud-orientale e delle isole del Pacifico, le sue foglie possono assumere forme e colori molto diversi. Questi vanno dal verde intenso al giallo oro, dal rosso acceso fino a sfumature di arancione, rosa e persino viola scuro.
Le foglie sono spesso allungate e lucide, con margini che possono essere lisci oppure ondulati, a seconda della varietà. Grazie alla sua crescita relativamente lenta e alla struttura robusta, il croton si adatta perfettamente alla vita in vaso, diventando protagonista di salotti, uffici e spazi luminosi in genere.
Le sue particolarità, però, non finiscono qui: ogni foglia presenta motivi unici di venature e macchie colorate che cambiano con l’età della pianta e in base all’esposizione alla luce.
Come curare il croton in vaso
Anche se molto robusta e resistente, il croton ha bisogno di alcune specifiche cure, iniziando proprio dal substrato. Utilizza un terriccio universale arricchito con perlite o sabbia per evitare ristagni d’acqua. Inoltre, il vaso deve avere fori di drenaggio abbastanza larghi e, se possibile, dovrebbe essere in terracotta. Fondamentali, inoltre, il posizionamento e la routine di irrigazione delle piante.
Dove posizionare la pianta croton: interno o esterno?
In linea generale, il croton si adatta meglio agli ambienti interni, dove può vivere al riparo da sbalzi termici e correnti d’aria. Tuttavia, nei mesi più caldi e in zone dal clima mite, può essere collocato anche all’esterno, purché non sia esposto alle intemperie e alle condizioni atmosferiche.
In casa, inoltre, una finestra esposta a est oppure a ovest è l’ideale, in quanto riceverà luce diffusa e mai troppo intensa. Cerca di evitare, soprattutto d’inverno, angoli della casa troppo freddi: il croton non tollera temperature inferiori ai 12-15°C e teme le correnti fredde.
Ricorda, infine, che questa pianta tropicale ama un’atmosfera leggermente umida. Se l’aria è troppo secca, soprattutto nei mesi invernali con il riscaldamento acceso, nebulizza regolarmente le foglie con acqua distillata o piovana. In alternativa, puoi posizionare il vaso su un sottovaso con argilla espansa e acqua.
Quando innaffiare il croton
La regola d’oro per irrigare il croton è mantenere il terreno sempre leggermente umido ma mai zuppo. Per darsi una routine:
- In estate bisognerà irrigare in media ogni 4-5 giorni, aumentando la frequenza solo se fa molto caldo o se noti che il substrato si asciuga rapidamente.
- In autunno e inverno, riduci sensibilmente le irrigazioni: una volta ogni 10-15 giorni può essere sufficiente, specialmente se la pianta si trova in un ambiente fresco e poco luminoso.
Foglie afflosciate o perdita di foglie: cosa fare
Ogni pianta può entrare in uno stato di sofferenza, croton incluso. I sintomi più comuni riguardano problemi di crescita e resistenza delle foglie. Le cause principali, e le relative soluzioni, possono essere le seguenti:
- Irrigazione eccessiva: se il terreno rimane costantemente bagnato, le radici possono marcire e la pianta mostra foglie flosce che cadono facilmente. In questo caso, la prima cosa da fare è sospendere immediatamente le annaffiature e provare a cambiare il vaso per uno maggiormente drenante.
- Irrigazione insufficiente: al contrario, un terreno troppo secco può causare disidratazione, con foglie arricciate o che si accartocciano. Per risolvere, aumenta gradualmente la frequenza delle annaffiature.
- Sbalzi termici o correnti d’aria: il croton è sensibile ai cambiamenti improvvisi di temperatura e alle correnti fredde. Sposta la pianta in una zona più riparata e stabile.
- Poca luce naturale: una posizione troppo buia porta a foglie pallide, deboli o cadenti.
- Cambi repentini di posizione: il croton non ama essere spostato spesso e ogni cambio può provocare una reazione di stress con conseguente perdita di foglie.
Si può considerare il croton una pianta velenosa?
Se hai bambini piccoli o animali domestici in casa, la sicurezza degli ambienti interni passa anche dalla scelta consapevole delle piante ornamentali. Il croton viene generalmente considerato al pari di una pianta moderatamente velenosa. Tutte le parti della pianta – in particolare foglie e fusto – contengono una linfa lattiginosa che può risultare irritante a contatto con la pelle e le mucose. Se ingerita, può causare disturbi gastrointestinali sia nell’uomo che negli animali domestici.
Per quanto riguarda i bambini, è consigliabile posizionare il croton fuori dalla loro portata, spiegando l’importanza di non toccare o assaggiare le foglie. Anche per chi ha cani o gatti in casa, è preferibile scegliere un luogo dove gli animali non possano facilmente avvicinarsi alla pianta.
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