I vasi in terracotta sono parte del paesaggio quotidiano visto che si trovano facilmente nei giardini storici, nei balconi cittadini, nei chiostri e nei cortili più rurali. La loro estetica nasce dalla materia stessa, l’argilla, che una volta cotta assume quel colore caldo e poroso capace di dialogare con ogni contesto. Una combinazione di funzionalità e carattere da cui deriva il fascino dei vasi per fiori in terracotta.
I vantaggi dei vasi in terracotta
I vasi in terracotta offrono un equilibrio raro tra estetica e funzionalità, poiché il loro stile sobrio e naturale riesce ad adattarsi a diversi contesti andando dai giardini più rustici davanti casa fino ai cortili storici e agli ambienti moderni alla ricerca di un tocco materico e autentico. Oltre all’aspetto, è la loro struttura porosa a fare la differenza dato che assorbe l’umidità e permette alla terra di respirare, creando un microclima ideale per le radici.
Nello specifico sono questi i principali vantaggi di un vaso in terracotta, strettamente tecnici:
- traspirabilità naturale: favorisce l’ossigenazione del terreno.
- regolazione dell’umidità: evita ristagni e marciumi radicali.
- stabilità termica: mantiene il terreno più fresco in estate.
- peso e solidità: resiste bene al vento e non si ribalta facilmente.
Chi li usa da anni sa inoltre che la terracotta conferisce alle piante un ritmo di crescita più naturale, lento ma sano. Richiedono qualche attenzione in più rispetto ai materiali industriali, ma è proprio questa relazione attiva tra chi cura e chi accoglie la pianta a rendere questi vasi così speciali.
Le migliori piante e fiori per i vasi in terracotta
I vasi in terracotta sono utilizzati, spesso, senza prestare molta attenzione al tipo di piante e fiori che sono destinati ad ospitare. Nonostante questo, esistono delle specie che riescono a trarre il massimo vantaggio da questo materiale naturale.
Nello specifico la terracotta si sposa perfettamente con piante che amano terreni ben drenati e temperature stabili. La loro struttura porosa favorisce infatti l’evaporazione dell’acqua, quindi sono ideali per essenze mediterranee o specie che temono ristagni come queste tipologie.
- Rose antiche e rampicanti.
- Lavanda, rosmarino, salvia e timo.
- Gerani, edera e surfinie.
- Agrumi in miniatura come limone o kumquat.
- Succulente e cactus.
Queste piante beneficiano della naturale traspirazione della terracotta, che evita sprechi d’acqua e accumuli eccessivi. Il vaso contribuisce inoltre a mantenere le radici asciutte quanto basta, riproducendo condizioni simili ai loro habitat naturali.
Come usare i vasi in terracotta all'interno di casa
Portare i vasi in terracotta all’interno significa introdurre un’estetica naturale e dal sapore artigianale. In soggiorno, ad esempio, possono essere collocati su una mensola o in un ingresso luminoso. Oltre a questo, è bene ricordare che dialogano naturalmente con arredi in legno, ferro battuto o tessuti naturali come lino e cotone.
Lo stile che evocano è infatti quello mediterraneo, country chic o bohémien, capace di rendere accogliente anche lo spazio più minimalista. Per un utilizzo corretto, è però fondamentale inserire un sottovaso. In questo modo, si proteggono pavimenti e mobili dall’umidità. In ambienti secchi, si può posizionare uno strato di argilla espansa sul fondo per migliorare il drenaggio. Chi ama giocare con lo stile può lasciare la terracotta grezza oppure dipingerla con calce o vernici traspiranti, mantenendo comunque l’effetto autentico.
Come pulire i vasi in terracotta per bene
Con il trascorrere del tempo, i vasi in terracotta possono presentare aloni bianchi di calcare, macchie di terra o muschio. Non si tratta di un difetto, ma è semplicemente il segno della loro natura porosa.
Tuttavia, pulirli periodicamente aiuta a mantenere il loro fascino e a prevenire funghi o batteri. Ma come farlo nel modo giusto? Per una pulizia del vaso in terracotta efficace bastano pochi strumenti: una spazzola rigida, acqua tiepida e bicarbonato. Una volta raccolto tutto il necessario si procede con poche e semplici fasi:
- svuotare il vaso;
- eliminare la terra residua;
- spazzolare l’interno e l’esterno;
- immergere il vaso in una bacinella con acqua e bicarbonato (circa 2 cucchiai per litro) per almeno 30 minuti. Per macchie più ostinate, si può usare aceto bianco, applicato con un panno o spugna;
- lasciare asciugare completamente al sole o in un luogo ventilato;
- mai riporlo o riutilizzarlo umido, soprattutto se verrà a contatto con nuove piante.
Meglio vasi in terracotta o in plastica?
La scelta tra terracotta e plastica è spesso motivo di discussione tra appassionati di giardinaggio. La differenza tra questi due materiali non è però solo estetica, ma riguarda anche funzionalità, durata e impatto ambientale. Per comprendere meglio, è necessario fare un confronto tra plastica e terracotta per i vasi:
- la terracotta è un materiale naturale e traspirante che favorisce la salute delle radici, mentre la plastica è leggera, economica e trattiene più a lungo l’umidità;
- la terracotta è più stabile al vento ma fragile agli urti o al gelo, a differenza della plastica che però tende a scolorire col sole;
- la terracotta ha un impatto ambientale ridotto, essendo biodegradabile se non trattata. Invece la plastica spesso è riciclabile, ma è anche derivata dal petrolio.
In sostanza non esiste un vincitore assoluto visto che molto dipende dallo stile di vita e dalle esigenze pratiche. La terracotta, ad esempio, è preferita da chi cerca autenticità, materiali che invecchiano bene e un legame più naturale con le piante. La plastica invece è scelta per praticità, spostamenti frequenti o balconi dove il peso potrebbe essere un problema.
Come scegliere il vaso ideale
Scegliere un vaso in terracotta significa considerare non solo dimensioni e forma, ma anche l’armonia con la pianta e l’ambiente circostante. Per orientarsi nel migliore dei modi, questi sono alcuni dei criteri principali per la scelta di un vaso:
- diametro proporzionato alle radici della pianta;
- foro di drenaggio ben centrato e non ostruito;
- terracotta non smaltata, meglio se artigianale e uniforme;
- spessore adeguato, più spesso per esterni, più sottile per interni;
- colore naturale o leggermente rosato è indice di buona cottura;
- presenza del sottovaso in materiale abbinato o in coccio.
La scelta del vaso giusto influisce ovviamente sulla stabilità della pianta, sull’umidità del terreno e sull’impatto visivo dell’intero spazio. Questo vuol dire che uno troppo piccolo limita la crescita delle radici, uno troppo grande rischia di trattenere acqua in eccesso e favorire il marciume radicale che porta le piante a morire.
Anche la forma ha però un valore da considerare a seconda della pianta. Per questo si consigliano vasi rotondi per alberelli, quadrati per bordure, mentre alti e stretti sono perfetti per le piante rampicanti da esterno o da interno.
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