I chiarimenti del Fisco
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Chi esegue lavori che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti può detrarre una parte delle spese sostenute per i lavori dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) o dall’imposta sul reddito delle società (Ires). Ma a chi spettano esattamente le detrazioni per interventi di risparmio energetico? Quali sono i requisiti necessari per poter beneficiare delle agevolazioni? Vediamo quanto precisato di recente dal Fisco.

L’occasione per tornare sul tema è stata una domanda presentata a Fisco Oggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate. Nello specifico, un contribuente ha chiesto: “La persona fisica Alfa, titolare della nuda proprietà di un immobile adibito ad abitazione principale da parte dei genitori di Alfa (usufruttuari), può usufruire delle detrazioni per interventi di efficienza energetica con un’aliquota del 50%?”.

Nel fornire i suoi chiarimenti, il Fisco ha ricordato che, come previsto dalla legge di Bilancio per il 2025 (articolo 1, comma 55, lett. a), la detrazione per interventi di efficienza energetica spetta anche per le spese documentate sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027, ad esclusione delle spese per gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, nella misura fissa, per tutte le tipologie di interventi agevolati, pari al 36 per cento delle spese sostenute nell’anno 2025 e al 30 per cento delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027. 

E ha sottolineato che la detrazione spettante per gli anni 2025, 2026 e 2027 è elevata al 50 per cento delle spese, per l’anno 2025, e al 36 per cento delle spese, per gli anni 2026 e 2027, nel caso in cui le medesime spese siano sostenute dai titolari del diritto di proprietà (compresa la nuda proprietà) o di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione) per interventi sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale (circolare n. 8/2025).

Si ricorda che il ddl di Bilancio 2026 ha stabilito che il bonus ristrutturazioni, così come l’ecobonus, rimarrà al 50 per cento per le prime abitazioni e al 36 per cento per le seconde. Non scatteranno dunque le riduzioni al 36 e 30 per cento, che saranno rimandate al 2027.

Detrazioni spese per interventi di risparmio energetico

Ma a chi spettano le detrazioni delle spese per interventi di risparmio energetico? A precisarlo è la stessa Agenzia delle Entrate, la quale sul proprio sito web ha evidenziato che l’agevolazione è rivolta a tutti i contribuenti, residenti e non residenti, che possiedono l’immobile oggetto di intervento

Ma non sono solo i proprietari a beneficiare dell’agevolazione. Tra gli altri, infatti, possono fruire dell’agevolazione i titolari di un diritto reale sull’immobile; i condòmini (per gli interventi sulle parti comuni condominiali); gli inquilini; i comodatari

La detrazione poi può essere fruita anche dal familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) e dal convivente more uxorio.

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