Dopo tanti mesi di annunci , rinvii e attese alla fine l'accatastamento degli immobili rurali si trasformerà probabilmente in un incubo. È stato pubblicato il 21 settembre in gazzetta ufficiale il decreto che detta le regole attuative per mettere in regola i fabbricati e le case che rispondono ai requisiti di ruralità. Resta quindi una sola settimana per farlo
Salvo proroghe dell'ultima ora il termine ultimo per la presentazione della domanda di ruralità scade il 30 settembre
Tutti i proprietari di immobili già accatastati in altre categorie, che abbiano le i requisiti di ruralità, dovranno presentare agli uffici territoriali dell'agenzia del territorio una «domanda di variazione della categoria catastale» perché venga attribuita una nuova categoria: la a/6, di classe r (appositamente istituita con il decreto) se abitazione, la categoria d/10 se fabbricato strumentale. In sostanza, il territorio non dovrà attribuire alcuna rendita alle a/6 perché la classe r ne indica appunto l'assenza. Mentre gli immobili da iscrivere nella categoria d/10 manterranno la rendita già attribuita
Alla domanda va aggiunta un'autocertificazione sul possesso dei requisiti già dal quinto anno precedente la domanda stessa, cioè almeno dal 2006 (a meno che non siano stati acquistati successivamente)
La richiesta di variazione potrà essere consegnata direttamente all'ufficio dell'agenzia del territorio, oppure inviata per posta (con raccomandata con avviso di ricevimento) o, infine, via fax o posta elettronica certificata
Ricordiamo che gli immobili rurali non pagano l'ici
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