È iniziato già da qualche settimana il conto alla rovescia al pazzo week end di pasqua. Il conto, è proprio il caso di dirlo, perchè ogni associazione di consumatori e commercianti ha cominciato a dare i numeri. E sopresa, sfondare il tetto delle pessimistiche previsioni le cifre delle prenotazioni per il fine settimana in agriturismi o posti di brevi vacanze
Secondo coldiretti, 1 italiano su 4 infatti, passerà pasqua nei 18mila agriturismi che hanno già registrato il tutto esaurito (dopo il calo del 6% del 2009), dedicandosi momenti di svago nel verde di campagne o parchi. Con relativo consumo di prodotti tipici locali e di stagione della tradizione. Per il classico pranzo pasquale saranno soprattutto le famiglie ad affollare gli agriturismi, il giorno di pasquetta si registrerà il pienone di ragazzi che, sempre più spesso, scelgono l'agriturismo come alternativa al pic-nic fuori porta
E a proposito di cibo, è la cia (confederazione italiana agricoltori) a dirci che la crisi non intaccherà neanche la tradizione, e che come già si era verificato per natale 2009 e a capodanno, gli italiani sono disposti ad affrontare i rincari al dettaglio per alcune produzioni tipiche (dolci come le colombe e la pizza pasquale, carne e alcuni tipi di salumi), pur di non rinunciare alla tavola e alle vacanze
Stando ai conti, si spenderanno 3,5 miliardi, cioè il 5% in più rispetto al 2009, per i tipici pranzi e colazioni pasquali, con prodotti tradizionali e legati alle nostre terre (agnello, salumi, formaggi, ortaggi, frutta, dolci, uova, pasta, vini e spumanti)
Nel complesso, tra pranzi, gite fuori porta, vacanze in Italia e all'estero si prevede una spesa complessiva di 10 miliardi di euro (il 12 per cento in più rispetto al 2009). Di questi secondo la cia, 520 milioni di euro per pane, paste e dolci; 690 milioni di euro per i formaggi; 840 milioni di euro per salumi, insaccati, agnelli e carni; 410 milioni di euro per prodotti ortofrutticoli (in particolare, carciofi, asparagi, radicchio) e per i legumi. E poi 290 milioni di euro per l'olio d'oliva e 620 milioni di euro per vini e spumanti. Da non dimenticare, infine, le uova: durante questa settimana Santa se ne consumeranno più di 380 milioni, soprattutto per preparare i classici dolci pasquali, per una spesa complessiva che si aggira attorno ai 130 milioni di euro
1 Commenti:
Via, siamo sulla via della rovina, scegliamo le scarpe al posto del cibo ma a pasqua per rendere onore alle sante feste ci ingozziamo. E la crisi a casa tanto noi con le scarpe andiamo lontano e lei non ci becca
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