Il mercato degli affitti è il risultato di molti fattori e uno di questi è il modo in cui vengono tassati i redditi da locazione. In Italia, con la cedolare secca, abbiamo di fatto una delle situazioni migliori dal punto di vista del proprietario, anche se l'imu sulle seconde case compensa negativamente questo vantaggio impositivo. Vediamo cosa succede in quattro paesi europei
Germania. Aliquota sui canoni d'affitto che va dallo 0 al 45%, in base al reddito imponibile del proprietario. Il massimo scatta con un reddito superiore ai 250mila euro. I proprietari possono inoltre godere di sgravi fiscali sulle spese sostenute. Non esiste obbligo di registrazione dei contratti e quindi nessuna spesa relativa
Francia. La base imponibile su cui calcola la tassazione è il risultato del canone di locazione meno le spese sostenute, sia nella manutenzione ordinaria che straordinaria. L'imposta, che si chiama revenue fonciers, vale anche per gli immobili posseduti all'estero. L'imposta si paga secondo aliquote che vanno dal 5 al 41%, secondo gli stessi criteri del reddito complessivo. Non esiste obbligo di registrazione dei contratti e quindi nessuna spesa relativa
Regno unito. I canoni da locazione si sommano agli altri redditi del contribuente, come può ancora avvenire in Italia per chi non sceglie la cedolare secca. L'imposta generale sul reddito si chiama income tax e si applica sui redditi prodotti ovunque, anche al di fuori del territorio inglese. Per scaglioni di reddito si può arrivare fino al 50% di tasse, mentre l'imposta di registro scatta solo per i contratti superiori a 125mila sterline ed è dell'1%
Spagna. Trattamento speciale per chi affitta agli under 35: esenzione totale delle imposte sul reddito da locazione. Per il resto invece il reddito derivato dall'affitto, al netto delle spese sostenute, si somma al resto di quanto guadagna il contribuente e si paga pertanto una tassazione complessiva che va dal 24 al 45%
Visto quanto succede altrove, secondo la ricostruzione effettuata da il sole 24 ore, sembra dunque che il sistema della cedolare secca, l'aliquota unica sui redditi da locazione del 19% per il canone concordato e del 21% per quelli liberi, sia una delle più basse in assoluto
6 Commenti:
L'articolo in realtà' dice ben poco,in quanto no specifica gli scaglioni di reddito
Inoltre non dice che ovunque, tranne che in Italia, l'inquilino moroso viene sbattuto in strada subito e segnalato come cattivo pagatore
Non c'erano dubbi che la modalità italiana fosse totalmente diversa da quelle straniere perchè qui ai politici non interessa nulla se fallisce la nazione ma piuttosto spendere poco di tasse per tutte le loro casette affittate a prezzi folli!!! siamo proprio la repubblica delle banane!!! che poi se vediamo i risultati sull'adesione alla cedolare secca ci accorgiamo che non contenti gli italiani hanno scelto comunque di rischiare affittando in nero tanto... se mi prendono faccio causa e pago fra 10 anni!!!
Bisogna calcolare e sommare le spese di registro che esistono solo in Italia.
La cedolare e' fallita perché' non da' facoltà' all'inquilino di detrarre dal suo imponibile l'affitto.Si e' detto che se tutti gli inquilini detraessero l'affitto dai loro imponibili,praticamente non pagherebbero tasse...allora perché' non fissare la cds al 30% invece che al 20%!Parlo da proprietario,non da inquilino.
Innanzitutto di tutto una correzzione. In Inghilterra, al reddito (che si addiziona al reddito di lavoro e tassato nei suoi vari scaglioni) dell'affitto si possono dedurre tutti i costi sostenuti (inclusi gli eventuali interessi passivi sul mutuo) ed in piu' (bonta' del governo della Regina) un 10% furfettario. La tassa immobiliare (il loro equivalente dell'imu) non la si deduce solo perche' di prassi viene pagata dall'inquilino.
Un altra considerazione. Nel regno unito le prime 7.250 sterline dell reddito irpef sono esenti da tasse.
Una mia personale considerazione.....il principio di qualsiasi tassazione dovrebbe essere di giustizia nella tassazione. Vale a dire, che le tasse si dovrebbero imporre sul reddito netto prodotto da una qualsiasi attivita' commerciale (affitto casa incluso) non sull lordo.
Una nota finale. La tassazione sul lordo e' tipica delle varie tangenti/pizzo/protezione attuate da varie organizazioni criminali. Se uno stato tassa il reddito lordo (senza tenere in conto le spese sopportate per generare quel reddito), si equipara moralmente a queste organizazioni criminali.
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