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La Sicilia pignora gli stipendi dell'assemblea regionale. Le altre regioni annunciano i tagli

Mentre in tutta Italia impazza il toto sprechi regionali- dopo lo scandalo della regione Lazio- la ormai dissestata Sicilia decide di pignorare i lauti stipendi del personale dell'assemblea regionale (ars). E se la Sicilia chiude i rubinetti del denaro pubblico, le altre regioni si riuniscono con il governo per varare un piano di tagli e c'è chi come formigoni e vendola fa già i primi annunci

Alla base del pignoramento degli stipendi dell'ars - che è equiparata in senso giuridico al senato della repubblica- c'è la condanna in primo grado dell'assamblea a pagare gli arretrati per scatti di carriera a circa 80 tra assistenti parlamentari e coadiutori. E se i dirigenti amministrativi dicono che quegli scatti non sono dovuti, la sentenza ha stabilito che i circa 300 dipendenti dovranno pagare circa 250 mila euro a testa. In ogni caso, ora toccherà al giudice del lavoro- in un'udienza fissata per il 16 ottobre- a dover decidere se rendere o meno definito il pignoramento

Intanto le regioni si sono riunite con il capo dello stato e con quello del governo per pianificare un decreto - da emanare entro la prossima settimana- per dare un taglio agli sprechi. Tra le proposte avanzate dalle regioni, c'è quella del presidente della regione Lombardia Roberto formigoni che ha già annunciato che saranno aboliti oltre trecento posti da consigliere regionale, circa un terzo del totale. Sul piano personale, il governatore pugliese vendola ha invece rinunciato a 50.000 euro netti del suo stipendio come presidente della regione

Scopri quanto ci costano i consiglieri e i presidenti regionali

 

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