Beppe grillo ha proposto come prima iniziativa di un eventuale governo a cinque stelle l'indizione di un referendum sulla permanenza dell'Italia nell'euro. E non solo. Dalle pagine di un giornale straniero ha detto che il nostro paese è di fatto furori da eurolandia. Peccato però che il 70% degli italiani, secondo un sondaggio del corriere, non considerano opportuna quest'iniziativa. E nel caso ci fosse, voterebbero per restare
Se il 70% degli intervistati non ritiene opportuna questa iniziativa, il 36% la reputa "per nulla opportuna", e il 34% "poco opportuna". A vederlo in maniera sfavorevole soprattutto gli elettori più giovani e quelli con un titolo di studio più elevato. A sorpresa, sfavorevole anche la netta maggioranza del movimento cinque stelle (65%)
Ma se alla fine un referendum del genere fosse indetto, il 74% degli italiani voterebbero per rimanere nella zona euro. Solo il 16% dichiara che opterebbe per il ritorno alle vecchie lire. E anche in questo caso la maggioranza dei grillini dichiara di volere la moneta unica (67%)
8 Commenti:
Il referendum e' stato proposto perche' nessuno ha chiesto la popolo italiano se voleva o meno entrare in europa.
Ce lo hanno inposto nel bene o nel male.
Io voterei per uscire dall'euro e se l'europa ci rivuole si ridiscutono tutti i parametri dei trattati dato che ci stanno rapinando a piu' non posso.
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Se i sondaggi sono fatti come quello sulle percentuali dei voti al PD, allora ....!!!! io sono convinto che , se il referendum fosse istituito vincerebbero coloro che sono contrari alla moneta unica. O le banche, come i politici, riescono a sovvertire i risultati dei referendum ?
La moneta unica avrebbe senso se in europa ci fosse un governo unico in un unico stato europeo, non tanti governicchi di tanti staterelli gestiti da egoisti e finanzieri. Fino ad allora ( cioè probabilmente mai) l'euro non ha alcun senso se non quello di affamare gli stati con il debito pubblico maggiore e far arricchire a dismisura gli speculatori
Forse non vi è chiaro che grillo mente spudoratamente. Sa perfettamente che un referendum online non avrebbe alcun valore legale (chi vota? potrebbe votare chiunque, minorenni, stranieri; e quelli che non hanno accesso a internet non votano?), ma soprattutto la costituzione non prevede referendum abrogativi per i trattati internazionali. Quindi continua a prendere in giro gli italiani.
Per quanto poi riguarda il discorso sull'euro: forse è stato un azzardo, ma era chiaro che se ne fossimo rimasti fuori la nostra liretta sarebbe presto tracollata. Provate a pagare il petrolio in lire e capirete. L'euro ci ha consentito di ridurre enormemente gli interessi sul debito: poteva essere l'occasione di dimezzare il debito pubblico. L'euro, in sostanza, era uno strumento formidabile: peccato sia stato messo in mano a dei delinquenti incompetenti. Invece di ridursi il nostro debito si è raddoppiato, invece di investire il ricerca e innovazione, invece di fare politiche fiscali e industriali razionali e rivolte allo sviluppo (cosa che ha fatto, guarda un po', la germania) noi abbiamo continuato a sperperare miliardi in corruttele e sprechi, in appalti gonfiati e tangenti... dopo vent'anni di questo andazzo che cosa è rimasto della nostra economia?
Che succederebbe se si uscisse dall'euro adesso? questo grillo non lo racconta, perché dovrebbe dire che sarebbe una catastrofe per il paese: chi ha debiti in euro (mutui, ad esempio) dovrebbe ripagarli con tassi di interesse schizzati a oltre il 30% e la stessa cosa succederebbe al nostro debito pubblico. Per pagare gli interessi dovremmo chiudere scuole, ospedali, rottamare tutto il welfare: altro che la grecia. La lira renderebbe competitive le nostre merci? e quali, visto che ormai le nostre produzioni o sono state delocalizzate oppure già ora competono con le merci cinesi a prezzi ridicoli? forse dovevamo riformare il nostro sistema produttivo, ma eravamo troppo impegnati a guardare il grande fratello...
Si tratta di scegliere il minore di due mali.
Tornare alla Lira non sarebbe gratis.
Sai la benzina dove va?
Ecco, tutti in bici. New economy....
Magari il costo dell'uscita dall'euro non sarebbe una tassa, ma il conto lo si pagherebbe comunque.
Il fatto è che ormai, a causa della pressione fiscale insostenibile, qui le tasse sono talmente odiate, che si preferisce perdere tutto piuttosto che pagare 1000 euro di nuove imposte.
E' irrazionale ma tant'e'.
Pero' occhio a non buttare via insieme all'acqua sporca anche il bambino....
Il conto dell'uscita dall'euro lo pagherebbero, come al solito, i lavoratori. Puoi stare sicuro che gli speculatori ci metterebbero un istante a trasferire i loro quattrini alle cayman (se non l'hanno già fatto).
Quello che non si vuole capire è che non si esce dall'euro per tornare indietro nel tempo, alla lira del 2001: non ci sarebbero più le stesse condizioni. Noi abbiamo preso degli impegni in euro e li dovremmo saldare con una lira che non vale niente. Significa un aumento delle tasse e il taglio totale dei servizi. Significa che quello che è successo alla grecia, a confronto, è nulla: anche perché la grecia (fallita per la propria cattiva amministrazione) ha comunque potuto contare sui prestiti della ue, visto che ha la moneta in comune: a noi, con la lira, ci direbbero "affari vostri, stampatevi moneta e auguri". L'inflazione arriverebbe a livelli insostenibili, la disoccupazione diventerebbe endemica. Significa, in breve, il ritorno al dopoguerra. Il terzo mondo settant'anni dopo.
Non si esce dall'euro come se si uscisse da un bar, purtroppo gli italiani (mediamente ottusi e ignoranti, visto come hanno votato per 18 anni) non riescono a capirlo. Attribuiscono il quasi-fallimento della nostra economia, la disoccupazione, la crisi, all'euro: come se non ci fosse la crisi anche negli usa, che hanno il dollaro. L'euro, ripeto, è stata un'occasione per non vedere più l'inflazione al 25%, per ridurre il debito pubblico, per accedere alle merci e alle materie prime con una moneta più forte, per liberare risorse per nuovi investimenti. Questo era chiaro a chiunque masticasse un po' di economia, ma non all'italiano ottuso, che pensa che se i prezzi sono raddoppiati è stata colpa dell'euro, non dei commerciati disonesti e della mancata vigilanza. In questo paese tutti si credono furbi, chi può ruba: e il risultato è quello che vediamo oggi. La germania si farà pure gli affari suoi, però in dieci anni ha risanato le regioni dell'est con investimenti seri e mirati. Noi dopo 150 anni non abbiamo risolto nulla nel nostro sud, in compenso abbiamo alimentato le mafie fino a consentirgli di avere il controllo di mezzo paese... e stiamo qui a prendercela con l'euro e a dire bravo a grillo?
Condivido pienamente
La benzina sono per il 75% tasse.
Il giappone in sei mesi ha svalutato del 30% contro dollaro per far ripartire l'industria...è morto qualcuno?
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