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Criptovalute e real estate hanno molti più punti di contatto di quanto si possa immaginare. A spiegarlo a idealista/news è stato Gian Luca Comandini, imprenditore tech e membro della task force governativa che sta delineando la strategia nazionale in ambito blockchain, che ha deciso di mettere in vendita una casa di sua proprietà a Roma in bitcoin.

Gian Luca Comandini ha deciso di mettere in vendita il suo appartamento di piazza Annibaliano 23, nel quartiere Trieste di Roma, in un modo decisamente fuori dal comune: in bitcoin. Il prezzo fissato, infatti, è di 20 bitcoin. Eppure, il suo intento era proprio quello di “sensibilizzare” l’opinione pubblica.

“Attualmente – spiega l’imprenditore romano ed esperto di blockchain – il bitcoin viene percepito come un asset speculativo, ma non è così, perché in un futuro nemmeno troppo lontano il bitcoin, o le criptovalute in generale, sarà un mezzo di scambio. Nessuno si chiede quanto vale un euro quando va a fare la spesa, dovrebbe accadere lo stesso con le criptovalute, un bitcoin vale un bitcoin”.

Quella che potrebbe sembrare una provocazione, però, è un’operazione che è già percepita come normale in altre parti del mondo: “All’estero ci sono già molti esempi di appartamenti, ville e addirittura isole private vendute in bitcoin”, ha spiegato Gian Luca Comandini, che ha anche aggiunto "sono stato contattato da diverse persone che mi hanno chiesto supporto per vendere le loro case in bitcoin".

Anche lui fa sul serio, per acquistare il suo appartamento di piazza Annibaliano 23, infatti servono 20 bitcoin, “oppure 18 bitcoin, se non si vuole acquistare anche il box auto”, spiega lui stesso. Nel momento in cui aveva messo in vendita la casa il controvalore in euro era di 880mila euro, mentre nel momento in cui è stata registrata l’intervista era salito a 960mila euro.

Attualmente, la compravendita di una casa con bitcoin come mezzo di scambio funziona esattamente come una vendita classica, prevede quindi gli stessi passi burocratici e la necessità di un rogito notarile. Tuttavia, Gian Luca Comandini immagina un futuro in cui ci sia un catasto online tramite cui poter registrare compravendite in bitcoin con una procedura telematica e immediata.

L’imprenditore tech romano, inoltre, ha spiegato come l’applicazione della tecnologia blockchain nel real estate sta già rivoluzionando il settore immobiliare nel resto del mondo, ponendo l’accento sull’utilizzo della “tokenizzazione”, che permette di “vendere, prima che un edificio venga costruito, piccoli centesimi di quote dello stesso, che una volta terminato produrrà una rendita ridistribuita, proporzionalmente all’investimento fatto, tra tutti coloro che ne avevano acquistato un token”, conclude Gian Luca Comandini.

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