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Dopo la cancellazione dell'edizione 2020, a causa della pandemia di coronavisus, Venezia è tornata ad ospitare anche quest'anno la Biennale di Architettura, l'appuntamento imperdibile per appassionati e addetti ai lavori. idealista/news vi porta alla scoperta delle "Comunità Resilienti" protagoniste del Padiglione Italia con la guida dell'architetto Nico Panizzi di Heliopolis 21.

Partner nello studio di architettura Heliopolis 21 di Alessandro Melis, curatore del Padiglione Italia, Nico Panizzi è coordinatore del "Laboratorio Peccioli" una delle 14 sezioni in cui è strutturato il padiglione.  Vero e proprio laboratorio di ricerca, offre una testimonianza concreta di come i piccoli centri storici possano diventare modelli di sviluppo e contesti chiave per nuove forme di sperimentazione. Peccioli non a caso è una delle tante "Comunità resilienti" protagoniste del padiglione, che sono riuscite a trovare la chiave per affrontare le sfide imposte dai cambiamenti climatici e dalla crisi pandemica. 

L'intero padiglione è una risposta alla domanda posta dal curatore dell'intera mostra di Architettura, l'architetto libanese Hashim Sarkis che ha chiesto ai curatori dei diversi padiglioni nazionali di immaginare "How will we live together?" La risposta del Padiglione Italia è costituita dalle "Comunità Resilenti", esempi virtuosi di piccoli centri capaci di superare anche le situazioni più complicate e difficili, mettendo in campo soluzioni "sostenibili". Un ruolo centrale è occupato dall'architetto chiamato a guidare il cambiamento anche quando le sfide climatiche mettono a dura prova le comunità attraverso lo strumento della creatività. Creatività, ridondanza e pensiero associativo diventano fondamentali per ripensare il ruolo dell'architetto e di tutta l'architettura del futuro. Scopo dell'architettura è migliorare la qualità della vita che conduciamo, nella convinzione che la crisi climatica sia la più grande sfida che l'umanità debba affrontare.

Primo esempio di questo nuovo modo di concepire l'architettura è lo stesso Padiglione Italia, costruito ad impatto -quasi - "zero" riutilizzando materiale di scarto del progetto realizzato da Milovan Farronato per la Biennale di Arte 2019. Ma non solo. Tutte le installazioni presenti, così come gli allestimenti, verranno riciclati per vivere una seconda vita.

 

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