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A Roma le riprese di "Mission Impossible", ecco dove verrà girato il film
Roma Freepik

Dal 6 ottobre a Roma sono partite le riprese di "Mission Impossible 7", pellicola diretta da Christopher McQuarrie. Gli uffici capitolini hanno autorizzato la Società Lotus Production srl per la realizzazione del nuovo film della saga con protagonista Tom Cruise.

Secondo quanto sottolineato da una nota del Campidoglio, si tratta di un consistente impegno economico e organizzativo, per il quale è prevista l'adozione di scrupolose misure di prevenzione della diffusione del virus, con test giornalieri per l'intera troupe e cast e disinfezioni degli ambienti e attrezzature. 

La produzione americana ha fatto sapere che dei circa 35 milioni di costi della produzione in Italia si prevede che oltre 18 milioni saranno spesi a Roma. Nello specifico, i costi della produzione nella Capitale saranno così suddivisi:

  • 10 milioni per il personale che comprende 180 persone della troupe per 7 settimane e circa altri mille operatori tra stunt, lavoratori giornalieri, generici per le costruzioni; 
  • 7 milioni per servizi che includono altro personale come autisti, nurse, antincendio, salute covid-control, sicurezza, pulizie;
  • 1,75 milioni per alloggi e ristorazione;
  • 1,1 milioni per le casse dell'amministrazione pubblica (tasse, ztl, polizia municipale, nettezza urbana, e circa 800mila per affitto di locali privati).

Ma dove saranno girate le riprese a Roma di "Mission Impossible 7"? Le strade interessate saranno in particolare quelle del centro storico, come via della Tribuna Campitelli, Corrado Ricci, Fori Imperiali.

Come specificato, nei primi giorni le riprese interesseranno prevalentemente il Rione Sant'Angelo e il Rione Monti, passando diverse vie del Centro. Inoltre, le troupe lavoreranno in via Panisperna, via della Tribuna Campitelli, via Cavalletti, piazza Lovatelli, via dei Funari, via dei Serpenti e via Sant'Angelo in Pescheria, via dei Fori Imperiali

Tramite la sua nota, il Campidoglio ha sottolineato: "Un segnale importante per la Capitale e per il Paese dopo il blocco totale generato dal lockdown che ha colpito pesantemente la produzione cinematografica in tutto il mondo. Una ripresa resa possible dalla determinazione con cui il nostro Paese sta affrontando e convivendo con la pandemia e che non deve essere messo in crisi da comportamenti superficiali o irresponsabili".

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