Il Martedì Grasso è una giornata simbolo di festa e abbondanza. Secondo la tradizione è l’atto conclusivo del Carnevale ed è l’”ultima” occasione per mangiare cibi grassi prima della Quaresima, periodo nel quale – secondo le tradizioni – bisognava osservare il digiuno. Del Martedì Grasso oggi rimangono le gustosissime usanze culinarie, diversificate da regione a regione. Scopri, quindi, cosa si mangia a Carnevale in tutta Italia.
Cosa significa Martedì Grasso?
La festività del Martedì Grasso aveva, in origine, un significato collegato alla Quaresima cristiana. Si concedeva, infatti, una giornata di libera indulgenza prima dell'inizio del digiuno e della penitenza. La tradizione di questa giornata si fonda sull’usanza di consumare tutti gli alimenti ricchi e grassi in casa, come uova, latte e zucchero, che non avrebbero trovato posto nella penitenza dei quaranta giorni successivi.
Pertanto, il Martedì Grasso è diventato sinonimo di piatti elaborati e dolci golosi, che variano da regione a regione. Questa ricorrenza è ben nota anche all’estero, come nel Regno Unito, dove prende il nome di Shrove Tuesday o in alcune zone degli Stati Uniti, dove viene chiamato Mardi Gras.
Cosa si mangia il Martedì Grasso?
Come per ogni festività, ognuno ha le sue tradizioni e le ricette per il Martedì Grasso che cade, ovviamente, in date differenti a seconda dell’anno. In molte regioni, il fritto è predominante, soprattutto se si guarda alle frappe e alle zeppole. Non mancano poi le ricette salate, come le varie versioni di tortelli e lasagne. Al contrario, fra le cose che si mangiano il Mercoledì delle Ceneri, rientrano verdure, legumi e piatti di pesce.
Le ricette a base di maiale
Le ricette a base di carne di maiale sono molto popolari in quanto si trattava di un alimento poco utilizzato durante la Quaresima. Questa è la ragione per cui in ogni zona del Paese uno dei denominatori comuni è sicuramente la presenza di carni di maiale.
Ad esempio, fra le cose che si mangiano a Carnevale a Napoli c’è la lasagna, che include anche salsiccia, pancetta e polpette. Nel centro Italia, e in particolare fra Abruzzo e Lazio, sono popolari i fagioli con le cotiche, da provare magari nelle trattorie di Ronciglione durante i celebri festeggiamenti. Mentre in Piemonte e Toscana, regioni note per i Carnevali di Ivrea e Viareggio si trovano zuppe di fagioli con la salsiccia. In Veneto, soprattutto nella zona di Venezia, è infine molto comune trovare i bigoli con la luganega.
I dolci di Carnevale
I fritti sono popolarissimi a Carnevale: oltre che per rispettare le usanze del Martedì Grasso, permettevano di cuocere tantissimi dolci in poco tempo. Esistono alcuni dolci che, pur essendo simili, assumono un nome diverso in tutta Italia. Le chiacchiere vengono chiamate cenci in Toscana, bugie in Liguria, frappe nel Lazio, galani in Veneto e così via.
Molto popolari anche le castagnole, le frittelle di mele in Alto Adige e il migliaccio in Campania. Fra le cose da mangiare in Sicilia, soprattutto nella zona di Messina, c’è poi la pignolata glassata, ovvero gnocchetti fritti e ricoperti di glassa. In Sardegna, terra che vanta antichi carnevali come quello di Mamoiada, sono popolarissime le zeppole sarde, a forma di ciambella, mentre in quasi tutto il Centro Italia si fa la cicerchiata.
I primi piatti di Carnevale
Naturalmente a Carnevale ci sono tanti altri piatti salati, ideali da mangiare in famiglia a pranzo o a cena. Tra i più noti ci sono per l’appunto le lasagne, sia nella versione classica che in quella campana, che include provola, diversi tipi di carne, uova, ricotta e besciamella. Popolarissime anche le torte salate, spesso chiamate pizze, come ad esempio il calzone pugliese fatto nella zona di Bari.
Non meno importanti le minestre, o i piatti a base di semolino. Parlando di pasta fresca, a Genova e in Liguria spesso si mangia il raviolo al tocco, ovvero un sugo di carne saporito e condito. Inoltre, in Molise si trovano i calcioni, ravioli farciti e fritti. Simili, ma di formato più piccolo, sono gli gnocchi fritti emiliani che accompagnano salumi e formaggi durante i carnevali più famosi della regione come quello di Cento.
Mangiare 9 cibi per 9 volte: una tradizione antica
La tradizione dei 9 cibi 9 volte è un’usanza caduta in disuso del Martedì Grasso molto popolare fino a un secolo fa soprattutto in Abruzzo. Secondo questa usanza, si dovrebbero consumare nove diversi tipi di pietanze, ciascuna delle quali viene assaporata nove volte nel corso della giornata.
Una declinazione molto curiosa del Martedì Grasso che prevedeva una colazione abbondante, passava per piatti a base di pasta e carne e finiva con i dolci tipici. Anche se i piatti della tradizione sono rimasti simili, l’”abbuffata” non è più d’uso comune.
Gli eventi imperdibili dove festeggiare Martedì Grasso
Durante questa giornata di festa, ogni città si trasforma per celebrare il Carnevale in tutto il suo splendore. Cosa c'è di meglio che deliziare il palato con le prelibatezze locali mentre ci si lascia coinvolgere dalla sfilata dei carri? Lasciati trasportare dall'atmosfera festosa del Martedì Grasso e scopri gli eventi più entusiasmanti da non perdere.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account