Simbolo di bellezza e memoria urbana, ecco dove si trova la fontana dell'Acqua Marcia, come raggiungerla e che vedere nei dintorni
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La fontana dell'Acqua Marcia a Roma
Lalupa - CC BY-3.0 / Wikimedia Commons

Nascosta nel cuore della città, la fontana dell’Acqua Marcia a Roma è uno di quei luoghi che raccontano silenziosamente la storia della Capitale. Situata lungo la via Nomentana, a poco dall’incrocio con la piazza di Porta Pia dove svetta la statua commemorativa ai bersaglieri, rappresenta l’importanza che l’acqua e le strutture idriche hanno sempre avuto per la città e per i romani. Nonostante la sua rilevanza, si tratta però di un luogo poco conosciuto e battuto dal turismo di massa. La fontana dell’Acqua Marcia viene spesso scoperta quasi per caso, nonostante meriti un approfondimento per le sue origini e anche per il valore artistico che rappresenta.

Come visitare la fontana dell'Acqua Marcia a Roma

Come anticipato, questa fontana non gode certo della stessa fama di altre che, nel corso dei secoli, hanno incarnato la bellezza e il valore artistico della capitale. Nonostante questo, si tratta comunque di una pagina importante della città di Roma. Ma dove si trova e come raggiungere la fontana dell'Acqua Marcia nel modo più veloce possibile?

Per ammirare la fontana dell’Acqua Marcia è necessario uscire da quello che viene definito come il centro storico di Roma. Questa si trova infatti nel quartiere Nomentano, precisamente in via Nomentana 162 di fronte la Basilica di Santa Agnese, circondata da uno spazio verde che la delimita e le dona una certa riservatezza, anche se è piuttosto facile scorgerla anche dalla strada. 

Nello specifico si tratta di una zona nelle vicinanze delle mura Aureliane nella direzione opposta al cuore della città. Un luogo che, solitamente, ha sempre ospitato le ville di “campagna” della nobiltà romana o della ricca borghesia.

Nonostante questo però, ad oggi è particolarmente accessibile. Per raggiungerla con i mezzi pubblici, infatti, si può utilizzare la metro B scendendo alla fermata Sant’Agnese/Annibaliano, per poi proseguire a piedi per circa 10 minuti. In alternativa, numerosi autobus - tra cui il 60, 90 e 82 - fermano lungo via Nomentana a pochi passi dalla fontana. 

Anche per chi ama muoversi a piedi o in bicicletta, l’area si presta a piacevoli passeggiate, magari allungando l’itinerario verso Villa Torlonia o Piazza Bologna.

Il contesto in cui si inserisce la fontana è dunque residenziale, verde e tranquillo, lontano dal caos del centro storico, ma ben collegato e facilmente raggiungibile anche da chi visita Roma per pochi giorni. Oltre a questo poi è un esempio perfetto di come la città sappia offrire luoghi sorprendenti anche al di fuori dei classici percorsi turistici.

bersagliere fontana dell'acqua marcia
Blackcat - CC BY-3.0 / Wikimedia Commons

Com'è lo stile architettonico della fontana dell'Acqua Marcia

La Fontana dell’Acqua Marcia è stata progettata nel 1900 su richiesta dello stesso Comune di Roma. In quel periodo, infatti, erano iniziati i lavori di recupero dell’antico Acquedotto Marcio, uno dei più importanti della Roma imperiale. Ed è anche per questo motivo che la sua struttura rispecchia perfettamente il gusto eclettico e monumentale dell’epoca, combinando elementi classici con forme più moderne.

La fontana è infatti incastonata in una nicchia muraria decorata da due colonne doriche in travertino, che incorniciano il grande mascherone centrale da cui sgorga l’acqua. Questo elemento decorativo in particolare raffigura un volto maschile dallo sguardo severo, che dovrebbe rappresentare Bacco od una delle divinità fluviali. Alla base poi una conca in marmo raccoglie l’acqua, che si disperde in una vasca rettangolare di pietra.

Rivestito interamente in travertino, questo insieme spicca per la sua eleganza capace di inserirsi con discrezione ma autorevolezza nel contesto naturale che la circonda. Nonostante le sue dimensioni contenute riesce a trasmettere una forte impressione di monumentalità e rigore formale, tipico delle realizzazioni pubbliche di inizio Novecento.

L'importanza dell'Acquedotto Pio-Marcio per i romani

Come è facile dedurre dal nome della fontana, questa trae il flusso d’acqua direttamente da uno degli acquedotti più antichi della storia romana: quello dell’Acqua Marcia. 

La sua origine risale al 144 a.C., grazie alla volontà del pretore Quinto Marcio Re, da cui prende ovviamente il nome. La sua funzione, in particolare, è sempre stata quella di portare acqua pura e abbondante dal territorio dei monti Simbruini fino a Roma. Per questo motivo è stato considerato come uno degli acquedotti più salubri e importanti della città antica, tanto da servire direttamente le abitazioni patrizie, le terme e alcune fontane pubbliche.

Durante il Medioevo e parte dell’età moderna, come accaduto a molti acquedotti romani, anche quello Marcio cade in disuso. Ma la sua importanza viene riscoperta nel XIX secolo, con il progetto di Pio IX di rilanciare l’approvvigionamento idrico cittadino attraverso il cosiddetto Acquedotto Pio-Marcio. Si tratta di un’opera titanica che restituisce alla città un flusso continuo d’acqua limpida e potabile, attivando una nuova rete di distribuzione e dando origine a una serie di nuove fontane.

L’acqua che sgorga oggi dalla fontana dell’Acqua Marcia proviene ancora da quell’antica sorgente, filtrata e potabilizzata, andando a costituire un simbolo di continuità storica tra la Roma imperiale e quella moderna. 

Per i romani, infatti, il legame con l’acqua non è mai stato solo funzionale, ma sempre profondamente culturale. In questo senso le fontane rappresentano un punto di riferimento urbano, un luogo di incontro e bellezza, un segno tangibile del bene pubblico, oltre che di salubrità della città stessa e della sua comunità.

Sant'Agnese fuori le mura
S. Agnese fuori le mura - CC BY-4.0 / Wikimedia Commons

Cosa vedere a Roma vicino alla fontana dell'Acqua Marcia

Visitare la Fontana dell’Acqua Marcia non impegna, ovviamente, un lungo lasso di tempo. Nonostante questo è però possibile scoprire altri gioielli artistici presenti nella stessa zona o poco distante. 

Tra le mete più interessanti da vedere a Roma vicino alla fontana spicca Villa Torlonia, a soli 10 minuti a piedi, con il suo splendido parco pubblico, il Casino Nobile, la Casina delle Civette e i Musei della villa. È uno dei complessi storico-artistici più suggestivi della città, ideale per chi ama passeggiare tra arte, natura e storia. Oltre ad accogliere il tempo libero di molte persone, questo luogo custodisce il ricordo di pagine importanti della Storia moderna e contemporanea.

Per chi, invece, è affascinato dalla bellezza artistica delle chiese di Roma, a pochi passi dalla fontana si trova il Mausoleo di Santa Costanza, capolavoro dell’architettura paleocristiana, oltre alla splendida Basilica di Sant’Agnese fuori le Mura. Anche in questo caso si tratta di un complesso religioso meno noto ma di straordinaria bellezza, immerso in un’atmosfera di quiete e spiritualità. 

È poi possibile raggiungere con i numerosi autobus presenti su via Nomentana o con una breve passeggiata, la piazza di Porta Pia. Qui ci si immerge in un’altra pagina essenziale della storia della capitale e non solo. 

Oltre al monumento al valore dei bersaglieri, è consigliato lasciarsi conquistare da un piccolo museo dal sapore risorgimentale che sorge proprio nel luogo della breccia di Porta Pia con cui, il 20 settembre 1970, le truppe del nuovo Regno d’Italia fanno irruzione nell’allora Stato Pontificio, portando a termine l’Unità d'Italia.

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