Le due chiese seicentesche di Piazza del Popolo, volute da papa Alessandro VII, sembrano identiche ma nascondono differenze architettoniche, storie affascinanti e curiosità.
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Chiese gemelle Roma
Le chiese gemelle di Roma Pexels

Santa Maria dei Miracoli e Santa Maria in Montesanto sono spesso definite “gemelle” per la loro straordinaria somiglianza, ma ciascuna ha i suoi dettagli unici e una storia distinta che ne arricchisce il fascino. Le due chiese si trovano a Roma: scopri quali sono le motivazioni per cui tutti le chiamano chiese gemelle di Roma e quali sono le differenze architettoniche e storiche che le distinguono, le curiosità che le circondano e i luoghi da visitare nei dintorni.

Piazza del Popolo e le chiese gemelle di Roma

Le chiese gemelle di Roma sono nate da una precisa volontà di rinnovamento urbanistico e scenografico che ha caratterizzato la seconda metà del Seicento. Piazza del Popolo, senza dubbio una delle piazze più belle di Roma, all’epoca, rappresentava il principale ingresso nord della città, punto di arrivo per i viaggiatori provenienti dalla via Flaminia. Era importante, quindi, offrire a chi entrava nella capitale un impatto visivo straordinario che trasmettesse la grandezza e la spiritualità di Roma fin dal primo sguardo.

Fu proprio in questo contesto che si inserì l’ambiziosa visione di papa Alessandro VII Chigi: il pontefice desiderava trasformare l’area in un teatro urbano, in cui architettura e prospettiva celebrassero, appunto, la magnificenza della città eterna. Le due chiese gemelle, poste ai lati dell’imbocco del Tridente (via di Ripetta, via del Babuino e via del Corso), divennero così il simbolo di questa nuova stagione artistica e urbanistica.

Chiese gemelle Roma
Piazza del Popolo e le due chiese gemelle - Andrés Nieto Porras from Palma de Mallorca, España, CC BY-SA 2.0 Wikimedia commons

L’idea di papa Alessandro VII e il progetto scenografico

Papa Alessandro VII comprese quanto fosse importante dare una nuova identità all’accesso settentrionale della città. Per questo motivo, nel 1662 incaricò Carlo Rainaldi, uno degli architetti più apprezzati del tempo, di progettare due chiese che si fronteggiassero simmetricamente ai lati di Piazza del Popolo.

L’intento era duplice: da un lato, creare un effetto scenografico che incorniciasse le tre vie principali del Tridente, dall’altro, offrire ai pellegrini e ai visitatori un segno tangibile della potenza della città.

Rainaldi concepì due facciate quasi identiche, capaci di ingannare lo sguardo con la loro apparente simmetria, e che dovevano rappresentare l’unità e l’armonia della città, pur mantenendo ciascuna una propria identità.

Chiese gemelle Roma
Roma, Tridente e colle Pincio - nel 1748, dalla Nuova Topografia di Roma di Giovanni Battista Nolli - Lalupa, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

Architetti coinvolti e tappe della costruzione

La realizzazione delle chiese gemelle fu un’impresa collettiva che vide coinvolte alcune delle menti più brillanti dell’architettura barocca romana. Oltre al Rainaldi, che fu il principale ideatore del progetto, altri illustri architetti contribuirono:

  • Gian Lorenzo Bernini: chiamato a supervisionare i lavori, Bernini apportò modifiche significative al progetto originale, imprimendo il suo inconfondibile stile barocco soprattutto nella gestione degli spazi e nella definizione delle proporzioni.
  • Carlo Fontana: allievo di Bernini, Fontana fu incaricato della realizzazione della cupola di Santa Maria dei Miracoli. La sua esperienza aiutò a risolvere alcune difficoltà tecniche legate alla diversa conformazione dei due siti.

I lavori ebbero inizio nel 1662 e si protrassero fino al 1679.

Chiese gemelle Roma
Interno della Chiesa di S. Maria in Montesanto - PubblicUsername, CC BY 4.0 Wikimedia commons

Differenze tra Santa Maria dei Miracoli e Santa Maria in Montesanto

Il colpo d’occhio delle chiese su Piazza del Popolo è spettacolare e studiato nei minimi dettagli. Tuttavia, la simmetria tanto affascinante è, in realtà, solo un’illusione sapientemente orchestrata: dietro le facciate gemelle si celano differenze strutturali e stilistiche notevoli.

  • Santa Maria dei Miracoli: presenta una pianta circolare, soluzione scelta per sfruttare al meglio lo spazio regolare a disposizione. La cupola ottagonale, rivestita in ardesia, si impone come elemento dominante sia all’esterno sia all’interno, dando all’edificio un senso di armonia e compattezza.
  • Santa Maria in Montesanto: qui la pianta è ellittica, una scelta dettata dalla conformazione irregolare del terreno. La cupola si differenzia per proporzioni e struttura rispetto alla gemella, mentre la disposizione interna è stata adattata per valorizzare lo spazio disponibile. 
Chiese gemelle Roma
Le chiese gemelle di sera Pexels

Curiosità architettoniche e archeologiche

Oltre alle differenze visibili tra le due chiese, esistono alcuni dettagli architettonici e scoperte archeologiche contribuiscono a rendere ancora più fascinoso il legame tra Santa Maria dei Miracoli e Santa Maria in Montesanto.

  • Sotto entrambe le chiese sono stati ritrovati resti di monumenti funerari a forma di piramide, risalenti all’epoca augustea che testimoniano la stratificazione millenaria di Roma: edifici sacri cristiani che sorgono su antiche vestigia pagane.
  • Un dettaglio sorprendente riguarda le colonne del pronao di Santa Maria dei Miracoli: originariamente erano destinate alla Basilica di San Pietro ma vennero poi utilizzate per completare la facciata della chiesa in Piazza del Popolo.
  • La posizione stessa delle chiese gemelle non è casuale: segnano infatti l’inizio simbolico del centro storico della capitale. Chi ariva da Piazzale Flaminio trova in queste due chiese il primo grande segno dell’identità religiosa e artistica della città.
Chiese gemelle Roma
L'obelisco e le chiese gemelle Pexels

Santa Maria in Montesanto: la “Chiesa degli Artisti”

Fino al 1825 la chiesa di Santa Maria in Montesanto è appartenuta all’Ordine dei Carmelitani. Fu poi papa Leone XII a promuoverne il restauro e ad attribuirle il titolo di Basilica Minore. Nel 1953 l’edificio fu affidato a monsignor Ennio Francia e divenne il cuore della Messa degli Artisti, istituita anni prima.

Da allora, ogni domenica – dalla fine di ottobre a giugno – attori e interpreti prestano la loro voce alle letture liturgiche, dando vita a una tradizione che ha reso la basilica celebre come la “Chiesa degli Artisti”.

Inoltre, negli anni, l'edificio di culto ha accolto le esequie di grandi protagonisti della musica, del cinema e della televisione italiana, da Fred Bongusto a Bud Spencer, da Fabrizio Frizzi a Gigi Proietti.

Cosa vedere nelle chiese gemelle e nei dintorni

Le chiese gemelle sono praticamente una tappa obbligata per chi vuole ammirare la Roma seicentesca. Oltre alla loro architettura suggestiva, custodiscono tesori d’arte e sono circondate da alcune delle attrazioni più universalmente note di Roma.

  • Santa Maria dei Miracoli: qui puoi ammirare la venerata immagine della Madonna dei Miracoli, legata a un prodigio avvenuto nel Trecento che ha reso la chiesa meta di pellegrinaggi e devozione popolare.
  • Villa Borghese e le eleganti arterie dello shopping: nelle immediate vicinanze, oltre all’obelisco Flaminio, uno dei più antichi di Roma, è possibile visitare Villa Borghese e la suggestiva terrazza panoramica del Pincio; partendo da Tridente, si può fare un giro tra le vetrine di via del Corso e via del Babuino, fra le vie più famose di Roma per gli acquisti nelle grandi boutique.
  • Il Mausoleo di Augusto: situato in piazza Augusto Imperatore, a pochi passi da Piazza del Popolo, è il più grande sepolcro circolare del mondo antico. Voluto dall’imperatore Augusto nel 28 a.C., ospitò le tombe di numerosi membri della dinastia giulio-claudia ed è oggi uno dei simboli più imponenti della Roma imperiale.
Chiese gemelle Roma
Il Mausoleo di Augusto - MumblerJamie, CC BY-SA 2.0 Wikimedia commons

Vivere in centro a Roma

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