Dalla Balena all’omaggio ai Vigili del Fuoco fino ad arrivare all’indimenticabile Faber, ecco i murales di Genova da scoprire.
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Il murale del pescatore a Genova
Chiara_saffioti - CC BY-SA 3.0 / Wikimedia Commons

Passeggiare per Genova oggi significa imbattersi in colori e dipinti che sorprendono. La città ha facciate che raccontano vite, storie di resilienza, memoria e speranza. Non si tratta solo di murales decorativi ma di vere e proprie opere che nascono da contesti difficili, ma con la voglia di rinascere. Per questo motivo è emozionante andare alla scoperta dei più bei murales di Genova da vedere tra Certosa, la città vecchia, la Sopraelevata e oltre.

Il viaggio di Colombo – Certosa

Nel quartiere di Certosa, periferia nord di Genova, si trova uno dei murales più iconici, Il viaggio di Colombo: si tratta di un’opera realizzata da un collettivo di street artist che ha trasformato un’intera parete di un edificio popolare in un manifesto. 

Nello specifico l'opera raffigura la partenza di Cristoforo Colombo, il più celebre dei genovesi, con vele colorate e dettagli che mescolano realismo e astrazione. I colori accesi creano un contrasto con i palazzi circostanti, mentre le figure evocano una dimensione corale. 

Una visualedi Genova dall'alto
Bbruno - CC-BY-SA-4.0 - Wikimedia Commons

Il murale dei Vigili del Fuoco in via 20 Giugno

Tra le altre opere che sono andate ad arricchire Certosa spicca per dimensioni e impatto emotivo il murale dedicato ai Vigili del Fuoco, realizzato da Drina A12 e Giuliogol. Si trova in via 20 Giugno e copre circa 180 metri quadrati, una superficie che non si può ignorare anche da lontano.

Il volto degli eroi che hanno operato nel difficile momento del crollo del Ponte Morandi campeggia con forza, volgendo il suo sguardo verso la città. Il luogo in cui il murale si trova è particolarmente significativo. Via 20 Giugno ancora oggi convive con memoria e ricostruzione, dove le tracce visibili della tragedia si mescolano alle nuove speranze. 

Non è certo un caso che questa opera sia diventata punto di riferimento per cittadini, per chi arriva da fuori e per chi vuole visitare Genova da un punto di vista particolare.

La Balena di Street Art Ballena – Porto Antico

Poco distante dall’Acquario di Genova, tra le banchine del Porto Antico, campeggia un’enorme balena dipinta da Street Art Ballena, artista spagnolo ospite di un festival internazionale. Il murale raffigura un gigantesco cetaceo immerso in tonalità blu e turchesi, simbolo del mare che da sempre abbraccia e definisce la città.

La posizione non è casuale. A pochi passi dal museo del mare e dagli spazi frequentati da famiglie e turisti, la balena diventa un invito a riflettere sulla relazione tra uomo e oceano, sull’ecologia e sulla salvaguardia delle specie marine. 

I volti di Sampierdarena – Via Buranello

Nel cuore di Sampierdarena, quartiere operaio e multiculturale, spicca un murale che racconta la storia di chi lo abita: I volti di Sampierdarena. L’opera si estende su un lungo muro in via Buranello e raffigura una serie di ritratti in cui campeggiano volti di anziani, giovani, migranti e lavoratori, intrecciati in un mosaico corale.

L’idea nasce da un progetto partecipativo. Gli abitanti hanno posato per gli artisti, diventando essi stessi protagonisti del murale. Il risultato è un ritratto collettivo, potente e realistico.

La Resistenza nei caruggi – Piazza Don Gallo

Tra i vicoli del centro storico, in Piazza Don Gallo, un murale colpisce per la sua forza politica e simbolica. Dedicato alla Resistenza raffigura infatti partigiani e figure emblematiche della lotta antifascista. A realizzarlo è ancora una volta un collettivo locale che ha dato vita ad un’opera capace di unire memoria e attualità, parlando a una città che non dimentica le sue radici di coraggio e libertà.

Il murale, inoltre, è arricchito da scritte e citazioni, che invitano a riflettere sull’importanza dei diritti e sulla difesa della democrazia. In un luogo frequentato da studenti, artisti e cittadini, diventa un punto di incontro e discussione.

città di genova
Unsplash

La farfalla di Cornigliano – Via Tonale

A Cornigliano, quartiere segnato dall’industria e dai suoi contrasti, è possibile ammirare un’opera che sorprende per delicatezza e poesia: si tratta di una gigantesca farfalla che si apre sulle pareti di via Tonale. Le ali, dipinte con tonalità vivaci, sembrano pronte a spiccare il volo, portando leggerezza in un contesto dominato da fabbriche e traffico.

Il murale è stato realizzato da un’artista emergente genovese che ha voluto trasmettere un messaggio di speranza e di metamorfosi. La farfalla in questo modo diventa simbolo di cambiamento, di rinascita possibile anche nei quartieri più difficili.

Il pescatore di Nervi – passeggiata Anita Garibaldi

Tra le cose da vedere a Nervi, quartiere celebre per la sua passeggiata a picco sul mare, un murale cattura l’attenzione dei visitatori: Il pescatore di Nervi. Dipinto su un edificio che affaccia direttamente sulla scogliera, raffigura un uomo anziano intento a calare le reti, con lo sguardo rivolto verso l’orizzonte.

L’opera, caratterizzata da toni pastello e dettagli realistici, omaggia la tradizione marinara del borgo e i suoi abitanti. Non è un caso che sia collocata proprio lungo un percorso frequentatissimo, dove il mare e l’arte si incontrano naturalmente. 

Fabrizio De André a Via del Campo

Non poteva mancare, tra i murales di Genova, un omaggio a Fabrizio De André, il cantautore che più di tutti ha saputo raccontare l’anima della città. In via del Campo, la strada resa celebre dalla sua canzone, campeggia un’opera che raffigura il volto di Faber, accompagnato da note musicali e frammenti di testi.

L’opera, realizzata da artisti locali, si integra con il museo e il negozio-memoriale dedicati al cantautore, creando un percorso emozionante per chiunque ami la sua musica.

Murale di Peppino Impastato a Sestri Ponente

A Sestri Ponente, quartiere popolare e vitale della città ligure, un murale dedicato a Peppino Impastato colpisce per forza e impegno civile. Il giovane giornalista e attivista siciliano, ucciso dalla mafia nel 1978, è ritratto in una posa decisa con lo sguardo rivolto al futuro. Accanto al suo viso, frasi tratte dai suoi discorsi diventano messaggi universali di libertà e giustizia.

Quest’opera è nata da un’iniziativa delle scuole e delle associazioni locali, con l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni i valori di coraggio e resistenza.

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