In un'intervista di questa settimana ad idealista news, un consulente immobiliare si è lanciato contro il mercato italiano, giudicato immatutro, condizionabile e stravolto da media. Noi di idealista vogliamo conoscere l'opinione dei nostri utenti. Per questo abbiamo aperto sulla nostra pagina di facebook un sondaggio: il mercato immobiliare italiano è influenzato dai media?
Per poter partecipare o vedere i risultati, è necessario seguirci su facebook
7 Commenti:
Più che stravolto direi ignorato. Dal 2002 al 2007 sono stati in molti a investire nel mattone, gli interessi in gioco sono enormi, basti pensare a tutti quei bilanci che restano in attivo solo grazie ai valori immobiliari gonfiati.
Qualsiasi mercato di qualsiasi genere di qualsiasi paese al mondo è influenzato dai media....non ha fatto una grande scoperta.
Rispondo a questo commento. E' ovvio che ogni mercato è influenzato dai media, quello che sostengo e che c'è modo e modo di dare le notizie e che soprattutto l'impostazione con cui vengono impostate e comunicate le notizie può seguire un criterio corretto di "diritto di cronaca" ma può essere usato strumentalmente.
E' il famoso concetto del bicchiere visto mezzo pieno o mezzo vuoto.
Del mercato immobiliare, oggi, si può dire che: "le vendite sono in crisi, i prezzi stanno crollando anche nelle grandi città e probabilmente tra uno o due anni sarò quasi impossibile vendere un immobile se l'economia non si riprende".
Lo stesso concetto.
Del mercato immobiliare, oggi si può dire che: " la fisiologica dinimuniozne delle vendite, dovuta al trascorso periodo di boom del settore, ha sensibilmente fatto calare i prezzi di vendita nelle grandi città. il calo dei prezzi rende più accessibile e più conveniente oggi l'acquisto di una abitazione perchè la si puo acquistare a prezzi ridotti di un 15/20% rispetto a due/tre anni fa. E la crisi economica potrebbe, nei prossimi due anni, agevolare maggiormente i compratori con ulteriori discese dei prezzi di acquisto.
Il primo criterio di diffusione della notizia crea ansia e stasi perchè spaventa il mercato, il secondo pur riportando lo stesso state della situazione ne evidenzia potenzialità e vantaggi. Quale situazione è migliore, per i compratori, di un mercato nel quale compravendite e prezzi sono costantemente in contrazione?
I media. Tra il diffondere "positività" e "negatività" c'è una bella differenza. Durante la crisi si temeva che alcune banche fallissero. Non sono fallite. Si è tenuto che intere nazioni andassero in default. Il sistema finenziario europeo non lo ha permesso. Si temeva che l'industria italiana producesse milioni di disoccupati. Non è successo perchè il governo ha utilizzato gli ammortizzatori sociali. In questo momento, a livello di micro aziende e partite IVA sono maggiori le nuove iscrizioni, la mascità di attività rispetto a quelle che chiudono. Perchè nessuno ne parla?
L'invesrione di tendenza e la ripresa economica possono ripartire anche da un cambiamento di atteggiamento psicologico. Se le persone si convincono che il peggio è passato e che piano piano ci stiamo riprendendo miglioreranno i consumi e da lì il meccanismo si rimetterà in moto.
L'unico vero ostacolo sono il debito e la spesa pubblica, i debiti del comuni, gli sprechi e l'impreparazione politica, l'incapacità per una volta e sul serio di tagliare le spese improduttive. I membri del governo cameron in inghilterra hanno deciso di andare al lavoro in metropolitana. Pensate l'Italia quanto spreca tra autisti, segretari e macchine blu. Prendete questo valore annuo e traformatelo in vaucers per le famiglie in difficoltà da spendere in una nuova catena di supermercati a capitale pubblico che vendono prodotti di prima necessità a prezzi calmierati come i discount.
E lo stesso criterio potrebbe valere per le case da vendere ai giovani, alle giovani coppie attuando una politica vera di edilizia pubblica agevolata.
Chiedo scusa ..qualche domanda....secondo lei l'industria italiana non ha prodotto disoccupati?...il fatto che quando molte aziende hanno chiuso siano dovuti intervenire gli ammortizzatori sociali...cioè la cassa integrazione... non significa che quelle persone non siano potenziali disoccupati...e lo diventeranno effettivamente ...l'assegno di disoccup. Non credo sia eterno. ..Al mio paese l'unica fabbrica tessile ha chiuso 2 anni fa..250 persone in cassa integraz. .Non hanno trovato lavori stabili ed hanno preferito non rinunciare all'assegno..ad aprile sarà finita...cosa sono ora queste 250 persone?
Siamo ad un punto tale che parlare dei media secondo me è ridicolo...quando non hai un lavoro stabile, non hai credito dalle banche ..in pratica non hai euro da spendere non c'è media che ti possa influenzare...o no?
Certamente Lisa Lei ha ragione, se questa è la situazione i media possono influenzarla relativamente. Ma il forum di idealista trattava dei condizionamenti che i media possono avere sul settore alimentare. Se lei estrapola da un discorso generale il problema della fabbrica tessile che ha chiuso, è evidente che il suo ragionamento ha senso.
Io sono un piccolo operatore, non uso imprenditore così non la confondo. Anche a me capita di trovarmi senza denaro, senza fido dalle banche e quindi.......con una azienda mia che può chiudere e quindi disoccuparmi. Ma ho l'abitudine a reagire perchè ho sempre vissuto così. mi inventerei un lavoro: l'imbianchino, il giardiniere mi creda anche io mi sono trovato con il ......sedere per terra, so esattamente cosa scrive.
Ma allora come mai i ristoranti, gli aerei, le agenzie di viaggio e gli stadi, solo per farle qualche esempio, sono pieni. La crisi c'è eccome ma la cosa ancora più grave, secondo me, è non essere abituati a reagire.
Chi lavora in proprio è abituato a convivere con questo incubo, ogni mese se lavora onestamente ed io lo faccio.
Buona serata.
Sono pienamente d'accordo sul secondo criterio sulla situazione immobiliare e che invece di diffondere solo la parte negativa si potrebbe parlare anche di quella positiva.e' vero,oggi chi vende deve scendere del 15/20% del valore di mercato di 2/3 anni fà,ma è anche vero che quando la stessa persona che ha venduto ricompra casa compra con lo stesso criterio e quindi spende meno di 2/3 anni fà.per quanto riguarda "l'unico vero ostacolo sono il debito e la spesa pubblica, i debiti del comuni, gli sprechi e l'impreparazione politica, l'incapacità per una volta e sul serio di tagliare le spese improduttive"è ottima l'idea di trasformare ipotetiche rinunce dei nostri governanti in "vaucers per le famiglie in difficoltà da spendere in una nuova catena di supermercati a capitale pubblico che vendono prodotti di prima necessità a prezzi calmierati come i discount"..purtroppo credo che rimanga solo una bella e seria idea che non avrà mai un seguito ,almeno fino a quando i ns politici(di tutti i colori)non iniziano a pensare seriamente al futuro degli italiani che a quanto pare non interessa a nessuno dei ns dirigenti ,per loro è importante avere un argomento al mese dove spostare l'attenzione del popolo italiano per distrarlo dai veri problemi che abbiamo e nessuno penserà mai di aprire supermercati a capitale pubblico che vendono prodotti di prima necessità a prezzi calmierati ,perchè a sentire loro tutto va bene e nessuno a parte qualche serio giornalista si accorge che anche da noi un sacco di gente va a mangiare nelle mense pubbliche perchè non arrivano al 10 del mese (una volta si diceva " non si arriva alla fine del mese ,oggi sarebbe un lusso per molta gente poterlo dire .
Caro Fabrizio,
Proviamo dalla prima cellula. Noi ci crediamo? E' una buona e seria idea come hai scritto. Benissimo. Io sono pronto a battermi per diffonderla. Qualche arma la ho essendo Rotariano ed avendo rapporti con la stampa locale. Io risiedo in provincia di monza. Potremmo provare a fare una raccolta di firme qui in Lombardia. Se e un'idea vincente ci Sara qualche politico cui fara comodo. Se qualcuno non prova a rompere il ghiaccio resteremo sempre compressi a pensare che le idee non hanno gambe.La storia insegna il contrario.
Marcello Pedemonte
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