La provvigione è libera, pur sussistendo alcune consuetudini locali........ dipende, in genere, dal tipo di compravendita, dall'importo e dalla difficoltà di raggiungere il risultato. In genere le agenzie in franchising sono più rigide sulle commissioni, avendo maggiori spese di gestione, mentre la singole agenzie sono più disponibili. In via generale il 4% mi sembra comunque alto.... Saluti.
Gentile Davide, ti chiedo cortesemente di rispondere ad una domanda : quando ritieni di avere maturato il diritoo alla mediazione ? Anche se la proposta di acquisto accettata è piena di buchi ? Molti tuoi colleghi sui forum immobiliari sostengono che basta il "contatto". Grazie
In genere le provvigioni in Italia e solo in Italia vengono pagate da entrambi -anche se con la crisi si media molto- in genere dovrebbe essere proporzionale al valore dell'immobile-in genere dal 2 -3 percento max-anche se in Italia vige l'anarchia in tutti i settori
Buongiorno Il codice civile ar.1755 stabilsce che "la misura della provvigione e la proporzione in cui questa deve gravare su ciascuna delle parti, in mancanza di patto, di tariffe professionali o di usi, sono determinate dal giudice secondo equità". esso signica che la mediazione va stabilita cercandola di farla gravare in egual misura ad ambo le contraenti. Per avere certezza di una mediazione equa è consigliabile rifarsi agli usi e consuetudini del comune dove è sito l'immobile
Buongiorno anche te. Un grave problema è che il Codice Civile non è chiaro sul momento in cui il mediatore ha diritto alla provvigione. Secondo i "blasonati forum immobiliari all'accettazione da parte del venditore della proposta di acquisto. Peccato che queste proposte di acquisto sono spesso irrelizzazbili ai fini rogito : non conformità catastali etc......
Al di là delle cifre percentuali, guarderei se l'affare è concluso con l'accettazione della proposta di acquisto o meno. Le parti hanno molti problemi con queste irresponsabili procedure.
Il diritto ala mediazione sorge al momento della conlusione dell'affare. Per conclusione dell'affare si intende un patto nella forma scritta da quale sorgono obblighi per entrambe le parti (acquirente e venditore) purchè non sia "condizionato". Nel caso esista una condizione, l'affare sarà concluso al verificasi della condizione.
Per quanto riguarda l'entità della provvigione può essere differente tra quella pagata dal venditore e quella pagata dall'acquirente. Nulla lo vieta.
Infatti è lì che sguazzano alcuni agenti immobiliari : fanno firmare impegni scritti in cui sorgono obblighi per le parti acquirente e venditore, ma non per loro, agenti immobiliari.
Quindi state tutti attenti a firmare proposte d'acquisto prima di avere ricevuto tutta la documentazione dull'immobile. All' agente non interessa il buon fine della compravendita. Se l'immobille non è compravendibile per irregolarità urbanistiche e/o catastali, all'agente sono dovute lo stesso le provvigioni. Girano sui forum immobiliari notizie poco rassicuranti di proposte fatte firmare per immobili non compravendibili.
Invito tutti gli acquirenti ad interpellare almeno un notaio prima di fare una proposta d'acquisto tramite agenzia immobiliare. E non prendete il notaio suggerito dall'agente immobiliare.
È inutile fare di tutta l'erba un fascio. Ci sono agenti e agenti e data la crisi devo dire che gli incompetenti stanno sempre di più scomparendo. Un vero Professionista non dovrebbe nemmeno far fare compromessi senza essersi accertato che tutto si a posto..E di questi ce ne sono..Onestà prima di tutto..quella oggi come oggi paga sempre
13 Risposte:
La provvigione è libera, pur sussistendo alcune consuetudini locali........ dipende, in genere, dal tipo di compravendita, dall'importo e dalla difficoltà di raggiungere il risultato.
In genere le agenzie in franchising sono più rigide sulle commissioni, avendo maggiori spese di gestione, mentre la singole agenzie sono più disponibili.
In via generale il 4% mi sembra comunque alto....
Saluti.
Davide bajoni a.i in Monza
Gentile Davide, ti chiedo cortesemente di rispondere ad una domanda : quando ritieni di avere maturato il diritoo alla mediazione ?
Anche se la proposta di acquisto accettata è piena di buchi ?
Molti tuoi colleghi sui forum immobiliari sostengono che basta il "contatto".
Grazie
In genere le provvigioni in Italia e solo in Italia vengono pagate da entrambi -anche se con la crisi si media molto- in genere dovrebbe essere proporzionale al valore dell'immobile-in genere dal 2 -3 percento max-anche se in Italia vige l'anarchia in tutti i settori
Buongiorno
Il codice civile ar.1755 stabilsce che "la misura della provvigione e la proporzione in cui questa deve gravare su ciascuna delle parti, in mancanza di patto, di tariffe professionali o di usi, sono determinate dal giudice secondo equità". esso signica che la mediazione va stabilita cercandola di farla gravare in egual misura ad ambo le contraenti. Per avere certezza di una mediazione equa è consigliabile rifarsi agli usi e consuetudini del comune dove è sito l'immobile
Buongiorno anche te.
Un grave problema è che il Codice Civile non è chiaro sul momento in cui il mediatore ha diritto alla provvigione.
Secondo i "blasonati forum immobiliari all'accettazione da parte del venditore della proposta di acquisto.
Peccato che queste proposte di acquisto sono spesso irrelizzazbili ai fini rogito : non conformità catastali etc......
Comunque è la camera di commercio per gli usi e non il comune...
Al di là delle cifre percentuali, guarderei se l'affare è concluso con l'accettazione della proposta di acquisto o meno.
Le parti hanno molti problemi con queste irresponsabili procedure.
Il diritto ala mediazione sorge al momento della conlusione dell'affare.
Per conclusione dell'affare si intende un patto nella forma scritta da quale sorgono obblighi per entrambe le parti (acquirente e venditore) purchè non sia "condizionato".
Nel caso esista una condizione, l'affare sarà concluso al verificasi della condizione.
Per quanto riguarda l'entità della provvigione può essere differente tra quella pagata dal venditore e quella pagata dall'acquirente. Nulla lo vieta.
Infatti è lì che sguazzano alcuni agenti immobiliari : fanno firmare impegni scritti in cui sorgono obblighi per le parti acquirente e venditore, ma non per loro, agenti immobiliari.
Quindi state tutti attenti a firmare proposte d'acquisto prima di avere ricevuto tutta la documentazione dull'immobile.
All' agente non interessa il buon fine della compravendita. Se l'immobille non è compravendibile per irregolarità urbanistiche e/o catastali, all'agente sono dovute lo stesso le provvigioni.
Girano sui forum immobiliari notizie poco rassicuranti di proposte fatte firmare per immobili non compravendibili.
Invito tutti gli acquirenti ad interpellare almeno un notaio prima di fare una proposta d'acquisto tramite agenzia immobiliare.
E non prendete il notaio suggerito dall'agente immobiliare.
È inutile fare di tutta l'erba un fascio. Ci sono agenti e agenti e data la crisi devo dire che gli incompetenti stanno sempre di più scomparendo.
Un vero Professionista non dovrebbe nemmeno far fare compromessi senza essersi accertato che tutto si a posto..E di questi ce ne sono..Onestà prima di tutto..quella oggi come oggi paga sempre
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