La commissione europea ha presentato le sue stime sui principali dati macroeconomici per i prossimi anni. L'Italia dovrebbe uscire dalla recessione solo nel 2014, ma con la disoccupazione in aumento al 12,2%. Solo l'inflazione ai minimi (1,5%)
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34 Commenti:
Questo lavoro che non c'e' , questo lavoro precario, lavoro sottopagato,
Tanta liquidita' ancora nelle mani di pochi, soldi fatti spesso velocemente sfruttando manodopera
Flessibile- partite iva quelle si senza welfare...
Nel settore immobiliare se ne vedono delle belle !
Questo lavoro che diviene per molti senza dignita' !
Eh si i prezzi scenderanno ancora , molto.
Con riferimento al commento #21 vorrei aggiungere la seguente riflessione: in un intervento scritto a proposito del destino del mercato immobiliare mi sono sentito dire che io sarei un "meschino Fermo a contare i suoi soldi." mi chiedo quindi: 1) una persona che ha un immobile da 70 mq da ristrutturare in zona media e pretende che qualcuno gli dia 500.000 euro come lo vogliamo definire? un menomato mentale? un inetto? uno strozzino? o probabilmente uno che, oltre a non aver mai lavorato, non ha mai messo il naso fuori dalla porta di casa. 2) ammesso e non concesso che sul mercato esistano, e soprattutto vengano venduti, immobili con queste caratteristiche, se non ci fossero persone che, come me, hanno curato i propri risparmi, oggi con la contrazione del credito da parte delle banche come si potrebbero vendere queste case? 3) evidenzio che scrivere "a Roma oggi con 500.000 euro compri..." è di una insensatezza sconcertante. Il mercato è fatto da chi vende e da chi compra ed il prezzo di determina quando la domanda incontra l'offerta. Potrei dire che che 100.000 euro sicuramente ci compri una fiat panda... peccato che 100.000 euro per una panda non li tira fuori neanche il sultano del brunei. 4) ricollegandomi alla tua dedizione allo studio (che io, come laureato con un lavoro, credo essere molto importante) sottolineo nuovamente che lo studio rappresenta una componente nella formazione individuale che deve necessariamente ed imprescindibilmente essere completata col lavoro. Senza sapere cosa significhi "lavorare" si perde troppo facilmente il contatto con la realtà, e quello che ho letto in merito ai presunti prezzi (non di vendita, tengo a precisare) delle case a Roma (cifre mai viste neanche nel 2006-2007) è la sconcertante evidenza di quello che ho scritto.
Leggo con stupore i deliri del n. 19. Forse non lo sa, ma a Roma non vivono solo gi attori e gli uomini politici. Ci vivono quasi tre milioni di persone e la stragrande maggioranza di queste non si sogna nemmeno di andare a comprar casa con affaccio su piazza di spagna. Roma non è solo il centro storico (che fra l'altro è la circoscrizione più piccola del comune) ma soprattutto quartieri "normali" per gente "normale". La situazione economica di Roma è gravissima, hanno perso il lavoro tantissimi cittadini e la maggior parte dei giovani sopravvive a cassa dei genitori con stipendi minimi e precari.
Questo signore continua a favoleggiare di appartamenti da 70 mq a 500.000 euro: e chi cavolo se li compra? gli appartamenti da milioni di euro venduti in mezz'ora... ma dove?
Gli attici favolosi ci saranno pure, ma sono una frazione talmente minima del mercato immobiliare da non fare neanche statistica. Certo, i miliardari evasori fiscali continueranno ad accumulare capitali, ma siamo sicuri che al momento siano invogliati ad investirli nel mattone nostrano? o piuttosto, non l'avranno già da un pezzo spostati verso altri lidi fiscalmente più tranquilli?
La realtà romana l'ho ben descritta. I dati delle vendite di immobili su Roma sono pubblicati.
La realtà è inequivocabile. I nostri politichi non conoscono la materia e creano danni su danni con i loro interventi.
La situazione economica del passato è stata affossata da decsioni politiche sbagliate. Le decisioni politiche le hannoore e le prendono i polici e non gli esperti.
Caro signore, la realtà del mercato immobiliare romano è che le compravendite si sono dimezzate nel 2012 rispetto all'anno precedente (che già non era stato brillante) e che i prezzi sono scesi in media del 20% negli ultimi 4 anni.
Lei insiste con le case dei ricchi... faccia pure, ma credo che questi discorsi non aggiungano nulla al dibattito.
La realtà la vedo anche io: ci sono migliaia di appartamenti invenduti, in alcuni casi da anni; ci sono interi edifici di nuova costruzione senza acquirenti. Oltre la metà delle nuove licenze immobiliari giace negli uffici del comune, non ritirata; nessuno vuole investire nel mattone. I ricchi? a quello che leggo comprano all'estero, dove le prospettive economiche sono meno disastrose che da noi. Qualche straniero compra in Italia: bene, ma certo non creerà un nuovo boom immobiliare nella capitale... parliamo di piccole cifre.
Le suggerisco di farsi un giro nel sito del tribunale di Roma, sezione "esecuzioni immobiliari": è una visita molto istruttiva...
Caro anonimo romano. Se sai farti due conti , la casa di un mione di euro oggi costa solo 800.000. Dati tuoi. Sempre casa da ricchi è. i ricchi comprano anche fuori Italia. Ma la figlia del magnate locale comunque vuole abitare vicino alla madre. Quindi paga 800.000 euro e compra in Italia. Se poi la casa viciba a quella della madere costa 1.500.000 euro, papi le regala quella . Cioè la sinistra dopo il '68 ha regalato laure ai proletari, ma non ha potuto nè può regalare casa ai popolari. La sereità dell'individio è nella coscienza della sua posizione sociale senza invidiare i più ricchi e pretendere un stato comustista che appiattisca le differenze sociali che esistono e sempre esisteranno. Tu mi duggerisci il giro al tribunale di Roma, io ti suggerisco un giro nelle zone "in" di Roma. I ricchi sono un "realtà" concreta ed i sostegno dell'intera nazione. I ricchi internazionali preferiscono londra e parigi a Roma, perchè da sempre in Italia c'è demagogia, c'è sporcizia nelle strade, non ci sono strutture decorose.
La confusione regna nei suoi pensieri...
Io non ho mai detto che non esistono i ricchi e le case costose. Però da qui a dedurre che Roma è una specie di berverly hills per attori e produttori di hollywood ce ne corre. Il segmento di extra lusso è, appunto, un segmento, e non è la totalità del mercato. Se palazzo barberini fosse messo in vendita per (tiro a indovinare) duecento milioni di euro (è dello stato e spero che ci resti), questo non vuol dire che "le case a Roma costano centinaia di milioni di euro". Non siamo nel brunei, l'Italia non è un sultanato di sceicchi petrolieri.
Non so dove lei viva, però io a Roma di vivo da quasi cinquant'anni e conosco molti quartieri. E, soprattutto, conosco la gente che ci vive, e anche gente molto danarosa, che non avrebbe difficoltà ad acquistare case per 800.000 mila euro (infatti negli anni passati lo ha fatto). Ma accanto a loro c'è una massa - centinaia di migliaia di persone, non quattro gatti - che si è fatto un mazzo così e paga un mutuo da ergastolo per case da 400.000 euro, e che ora piange perché sa che non riuscirebbe a vendere la casa neanche per 300.000 euro.
Poi, il discorsetto classista sulla sinistra che "ha regalato le lauree ai proletari" è semplicemente vomitevole. Personalmente, la laurea me la sono guadagnata studiando, e forse più dei tanti figli di papà che ho conosciuto e che passavano agli esami perché papà è amico del professore... e come me tanti altri, tutti quelli che, migliorando la propria cultura e la propria posizione sociale hanno contribuito a fare crescere questo paese, arricchendo anche tanti parassiti figli di papà.
Vedo che lei è rimasto al liberismo di stampo reaganiano: se i ricchi si arricchiscono, qualche briciola arriverà anche ai poveracci... tagliamo le tasse ai ricchi! è proprio questa teoria economica che ci ha portato al fallimento, all'aumento delle diseguaglianze, al baratro economico: e non lo dice un pericoloso comunista, ma il fmi (non so se lei sa cos'è) e, recentemente, anche mario draghi.
Le consiglio di studiare di più, lei non mi sembra molto preparato: ma il sole24ore, ogni tanto, lo legge?
Devo dire che hai azzeccato una di quello che mi riguarda, tranne il liberismo di regan, che incontrai (regan ) e mi piache molto.
Per il resto toppato in pieno in tutto : il sole24 ore è la mia lettura quotidiana e dice quello cho scritto io.
Non so se tu leggi manifesto o l'unità. oppure leggi altro ma non capisci quello che scrivono.
Il riferimento alle lauree post '68 era voluto e non casuale : chi conobbe quel passaggio ricorderà gli esami di gruppo ed altre cose varie.
Il piano delle sinistre era dequalificare l'elite culturale del paese. E vi è riuscita. Oggi se vai da un medico è più facile che peggiori che migliori le tue condizioni di salute. Le asl sono politicizzate ed i primari sono spesso ignoranti. E così in tutti i campi.
Le lauree brevi, altro prodotto delle sinistra, sono dei corsetti da ridere in confronto con quello si studiava pre-68.
Ho visto (attaverso i miei nipoti), le dispense dell'esame : poche cartelline dattiloscritte. Pre-68 erano volumi per ogni esame.
Si è voluto abbassare il livello per portarlo a quello del proletariato.
Cosa succede oggi : un grande successo delle università private ( bocconi, luiss, lumsa etc ). L'impresa oggi assume laureati di università primarie.
I laureati di stato vanno a rimpiguare le amministrazioni pubbliche e gli impiagati di basso livello nelle banche.
La natura, cioè la naturale stratificazione sociale, si è ripresa il paese.
I laureati di prestigio sono l'elite manageriale in Italia o vanno all'estero.
Quelli, lureati comuni, non li assume nessuno e resteranno senza casa finchè non ereditano.
Caro anonima comunista, più o meno sdoganato, il tuo livello si intuisce da quello che scrivi.
Se davvero ha studiato alla bocconi non lo so, però forse dovrebbe dare una ripassata all'ortografia italiana, in cui mi sembra un po' carente.
Detto questo, la sua visione darwiniana della società - una rigida divisione in classi, scarsissima mobilità sociale, liberismo spinto - non solo è iniqua, ma è del tutto superata. La società che descrive ha una sola definizione: terzo mondo. Infatti è nei paesi del terzo mondo che un'élite ristretta di arroganti straricchi governa e si spartisce la ricchezza, mentre le masse non acculturate (perché lo studio si paga) restano ai margini sociali, intrappolate nella miseria. La invito a considerare le classifiche mondiali sulla vivibilità, ossia i paesi in cui si vive meglio, e scoprirà che sono quei paesi (soprattutto i paesi scandinavi) in cui la mobilità sociale è alta, l'accesso alla cultura è garantito e diffuso, in cui si privilegia la ricerca e il merito è premiato (e non importa chi sei e da che famiglia vieni, importa quello che hai studiato e sai fare).
Poi lei mi sembra un po' confuso sulla storia d'Italia: non mi risulta che "i comunisti" abbiano mai governato l'Italia: i timidi tentativi dei governi prodi degli ultimi vent'anni tutto mi sono sembrati fuorché governi "comunisti". Altri hanno governato questo paese, purtroppo, e sono i principali responsabili del disastro in cui siamo. La politicizzazione delle asl e delle aziende pubbliche è certamente una sciagura, ma chi sedeva ai posti di comando?
Un'ultima annotazione sulle università. personalmente mi sono laureato alla sapienza di Roma, e di tomi da migliaia di pagine ne ho ingurgitati tanti. Agli esami non mi ha regalato niente nessuno, e la laurea con il massimo dei voti l'ho guadagnata sudando. I nostri professori di allora insegnavano anche alla tanto glorificata luiss, e qualcuno di loro ci confessò che per i signorini della luiss (che pagavano, e parecchio) non potevano essere tanto severi come con noi, e in alcuni casi erano stati costretti a ridurre il programma di studio ed essere più indulgenti agli esami.
I miei colleghi di allora della sapienza di cui ho notizie (nessuno di questi figlio di papà) adesso sono, nell'ordine: due giornalisti, tre membri del corpo diplomatico, un rappresentante dell'onu, due funzionari del senato, un addetto stampa, due dirigenti di ministeri. E il sottoscritto, dirigente di un ente di ricerca.
La "naturale stratificazione sociale" è una fregnaccia degna di uno come lei.
Già l'apertura idiota del tuo intervento mi deprime a continuare a leggerlo e commenterlo.
Non ho mai detto che ho studiato alla bocconi.
Quelli he tu chiami errori di ortogarfia, sono errori di battitura dovuti alla fretta con cui scrivo e la non-voglia rileggere il testo che è destinato ad ignoranti e zucconi come te e quindi anche con gli errori va benissimo per non capisci il contenuto e si vede.
Vado intanto alla fine del intervento c'è uno spartiacque pre-68 e dopo-68.
È chiaro che se sei dopo-68 hai goduto del rilassamento generale.
In paese di ciechi, chi ha un occhio è re.
Quindi tutt'al più sei fra i migliori post-68.
Questo era il senso del mio pintervento.
Poi citare i colleghi di università per brillare di luce altrui è la riprova del non-senso del tuo intervento.
Un mio compagno di liceo è direttore ( dico direttore ) di importante testata giornalistica : eppure io faccio errori di ortografia (secondo te).
La cultura ed intelligenza non sono transitive.
Andiamo al comunismo : la sinistra ha condizionato l'Italia sin dalla nascita della repubblica.
Il partito comunista è sempre stato almeno il secondo partito italiano. Poi ci sono state le ammucchiate policonuniste, chiamate polo di sinistra,
Abbiamo un presidente della repubblica due volte eletto ( caso unico e secondo alcuni non previsto ) ex-comunista.
Siamo rimasti fuori dall'area filosovietica solo garzie alla esistenza di vaticano ed usa.
Sei tu che non conosci la storia poltica italiana.
Ci sono stati pure governi con appoggio esterno comunitsta. Una lunga catena quasi ininterrotta di oltre 40 anni di storia.
Il declino della sinistra è dovuto proprio al fatto che il livello di vita si innalzato.
Il proletario non esiste più, non esiste quasi più l'operaio.
È venuto a mancare alla sinistra il naturale elettore.
Che fine hanno fatto bertinotti e di liberto ?
E prodi e bersani ?
Oggi ceracano volti buovi per dire cose vecchie.
Ma gli ex-comunisti hanno prima casa e seconda casa, prima auto e seconda auto, vanno a sharm el sheik, vanno al ristorante ....... come tutti.
Quando parli delle asl : chi sedeva ai posti di comando = la sinistra. Le asl sono regionali e le regioni in Italia sono in maggioranza di sinistra.
Vivi in Italia od all'estero ?.
Io dico ed ho scritto che l'Italia è terzo mondo oramai, ma non certo a causa dei pochi che la pensano come me, ma causa della sinistra politica.
Io sono per il liberismo americano alla regan. Mi è stato buttato in faccia, ma è così.
Sono quindi per la mobilità sociale ma vera, quella per meriti e capacità proprie e non di tessere di partiti.
Non c'è carriera in ambito governativo o para governativo che non abbia dietro sponsor politici e di intrallazzo : tutte.
L'Italia è sorretta oggi solo dai lavoratori indipendenti che lottano ogni giorno. Il resto consuma il pil.
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