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Una ricetta in sette punti per far ripartire il mercato immobiliare

Il mercato immobiliare langue, ma non è morto. Risollevarlo è possibile adottando una serie di misure che vanno dal fissare l'aliquota al 4 per mille per gli immobili locati al fermare la rintroduzione dell'iperf sulle case sfitte. Ne è convinta confedilizia che ha elaborato una ricetta in sette punti per far ripartire il settore

1) ripristinare la deduzione irpef del 15% per i redditi da locazione. La legge di riforma del mercato del lavoro ha previsto la riduzione forfettaria irpef per i redditi da locazione

2) estendere l'esenzione imu per gli immobili invenduti. Anche a soggetti diversi dalle imprese in questione, come le società immobiliari di gestione o le persone fisiche

3) liberalizzare le locazioni ad uso diverso dall'abitativo. Occorre l'approvazione di una normativa che consenta di stipulare anche contratti di durata flessibile che facciano riferimento alle norme del codice civile

4) fissare, per legge, al 4 per mille l'aliquota imu per gli immobili locati (per lo meno in caso di contratti concordati). La finalità sarebbe quella di contrastare una vera e propria emergenza sociale. Qualora fosse prevista esclusivamente per i contratti concordati  essa avrebbe un costo non superiore ai 70 milioni di euro e quindi perfettamente assumibile

5) eliminare la prevista tassazione irpef delle case non affittate. Si tratta, secondo confelizia, di una disposizione particolarmente iniqua. Spesso infatti i proprietari pur volendo affittare non trovano inquilini disponibili ad occupare gli immobili. E sulle case improduttive di reddito, i locatori sono costretti oltre che a pagare l'imu a sostenere anche tutti gli altri oneri come spese condominiali o di manutenzione. Non bisogna dimenticare, inoltre, che se i locatori stipulano contratti con canoni di locazione inferiori al 10% del valore catastale dell'immobile sono soggetti a controllo da parte dell'amministrazione finanziaria

6) semplificare la cedolare secca sugli affitti ed ampliarne l'ambito di applicazione. È necessario semplificare le regole di applicazione spesso troppo faraginose e complicate. La cedolare secca dovrebbe essere estesa anche alle locazioni ad uso diverso dall'abitativo così come estendere l'applicabilità del 15% a tutto il territorio nazionale e a contratti di locazione diversi da quello a canone concordato

7) modificare la normativa condominiale per sbloccare i lavori straordinari. La recente riforma stabilsce che l'assemblea deve provvedere a deliberare sulle opere di manutenzione straordinaria e sulle innovazioni "costituendo obbligatoriamente un fondo speciale di importo pari all'ammontare dei lavori". Di fatto, ciò ha bloccato i lavori nei condomin

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14 Commenti:

5 Novembre 2013, 9:42

Come dire..... se mia nonna avesse le rotelle sarebbe...

5 Novembre 2013, 11:24

Queste sono le ricette dei mattonari che sono alla base della drammatica situazione in cui si trova il settore immobiliare con tutto il suo indotto. Fa benissimo il governo ad aumentare le tasse sulle case sfitte, il problema è che non lo fa con la dovuta incisività, come a fatto malissimo a togliere l'imu sulla prima casa senza prima eliminare il fenomeno delle residenze fittizie con cui si continuano ad occultare migliaia e migliaia di seconde case.

6 Novembre 2013, 18:25

In reply to by anonimo (not verified)

Questo coglione è uno che dice che Monti è intelligente e Prodi ha fatto bene a farci entrare nell euro, e sicuramente pensa anche che i politici siano nella mangiatoia di Roma per fare il bene del Paese: sei solo un deficiente!!!

6 Novembre 2013, 18:25

In reply to by anonimo (not verified)

Questo coglione è uno che dice che Monti è intelligente e Prodi ha fatto bene a farci entrare nell euro, e sicuramente pensa anche che i politici siano nella mangiatoia di Roma per fare il bene del Paese: sei solo un deficiente!!!

5 Novembre 2013, 15:28

Aggiungerei un punto a favore dei proprietari di immobili locati, che però non percepiscono il canone di locazione a causa di locatari inadempienti. Ideale sarebbe prevedere una normativa che garantisca la liberazione dell'immobile locato, con lo scopo di non addossare al proprietario dello stesso, un problema che è sociale. Non è certo il proprietario dell'immobile che deve attendere più di due anni per riavere la disponibilità del suo bene, e che deve sostenere onerose spese legali, subendo poi i problemi dell'inquilino che non è più in grado di sostenere il canone concordato ed è in arretrato col pagamento delle spese condominiali di sua competenza. Solo in Italia i tempi di uno sfratto sono così lunghi. Non vedo come mai, oltre a prevedere imposizioni sulle seconde case, il nostro governo non pensi anche di prevedere qualche miglioramento della attuale normativa.

5 Novembre 2013, 16:03

Sono un potenziale acquirente che pur avendo le possibilità non acquista perchè non intendo pagare oggi quello che nei prossimi anni varrà meno. Se la finissero di stare arroccati a prezzi da bolla e ci fosse un serio repricing nel breve periodo cioè in tempi rapidi e brevi, io acquisterei subito.
Datemi voi un motivo logico e razionale per cui dovrei acquistare oggi.
Grazie

5 Novembre 2013, 18:18

In reply to by anonimo (not verified)

Sono un uomo di 40 anni che, pur avendo la possibilità, rifiuta di spendere un centesimo finchè non ci sarà un riprezzamento di tutti i prodotti.
Se non mi leggerete più....probabile che sia morto per fame!

5 Novembre 2013, 16:17

Ne basta uno solo: abbassare i prezzi anche nominale...e' semplicissimo...avete comprato a 200.000? vendete a 120.000...semplice e lineare. Auguri di buona bancarotta.

5 Novembre 2013, 20:28

Fate in tempo a morire che a comprare casa ahahahahahahaah e ai vostri figli non resteranno che così da prendere in quel posto ahahahaah

6 Novembre 2013, 10:39

In reply to by anonimo (not verified)

Fate in tempo a morire che a comprare casa ahahahahahahaah e ai vostri figli non resteranno che così da prendere in quel posto ahahahaah

Ahahahahaha a mio figlio, ora come ora, lascerò più di 1 milione di euro investiti e relativi 3.500 euro netti al mese di interessi e la libertà di fare e andare dove vuole.
Al contrario del tuo non si troverà legato a quattro mattoni, senza un euro in tasca, con le tasse che gli piovono in testa e la disperazione di trovare un lavoro, solamente per pagare tasse, che non troverà mai perché dovrà mettersi a confronto con extracomunitari che lavorano come schiavi per 300 euro al mese, e a lui si che non rimarrà altro che prendersela in quel posto ahahahahahaha

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