Il mercato immobiliare in Italia appare ancora debole, anche se mostra i primi segni di stabilizzazione. Se nell'anno i corso i valori degli immobili hanno registrato una flessione media del 5%, i rischi di un'ulteriore correzione dei prezzi sono ridotti. A dirlo è bankitalia nel suo rapporto sulla stabilità finanziaria
Nel secondo trimestre la discesa dei prezzi delle case è rimasta elevata sui dodici mesi (-5,9%), ma si è attenuta nel confronto con il trimestre precedente (-0,6%). Secondo bankitalia la flessione dei prezzi negli ultimi due anni sarebbe spiegata soprattutto dalla caduta del reddito delle famiglie (-7% in termini reali dalla fine del 2010) e dalle difficoltà di accesso al credito
Nonostante ciò i rischi di ulteriori rapide correzioni dei prezzi, riconducibili a sopravvalutazioni delle case appaiono ridotti, soprattutto considerando che sia l'indice della capacità di acccesso al mercato da parte delle famiglie (affordability index) sia il rapporto tra pezzi e affitti si collocano su valori contenuti nel confronto storico
Le prospettive future
Nell'ipotesi di una graduale ripresa economica, coerentemente con le previsioni del bollettino economico dello scorso luglio, i prezzi degli immobili residenziali diminuirebbero di circa il 5%, registrando una modesta crescita nel corso del 2014. A frenare la rispresa dei prezzi e delle compravendite potrebbe essere l'incertezza causata dalla revisione della normativa fiscale del settore
Il mercato negli stati uniti e in europa
Sul mercato statunitense si sta rassorbendo l'eccesso dei prezzi e secondo le previsioni la crescita dei prezzi delle case si arresterebbe nella prima metà del 2014. Nel complesso dell'area dell'euro i prezzi delle case si sono stabilizzati nel secondo trimestre del 2013, dopo aver cumulato un calo di quasi il 5% dalla fine del 2011. La flessione è continuata in spagna, paesi bassi e Italia, mentre si è interrotta in francia e irlanda. In germania e belgio è invece proseguito il rialzo
45 Commenti:
Stranamente in questo forum esce fuori tutto l'astio tra affittuari e proprietari di case, astio peraltro non giustificato perchè sono tempi bui per entrambi.
Credo che oggi (ma anche ieri!) acquistare una casa con un mutuo di venti-trenta anni sia una delle più grandi iatture autoinflitte che possa capitare, soprattutto se si hanno delle entrate famigliari medio-basse.
Non ha senso sacrificare gli anni migliori della propria vita nel risparmiare, nel privarsi di una bella vacanza, di un auto nuova, di vestiti, di svaghi, di cibo di qualità, e stare sempre attenti a quanta luce si consuma in casa, o a minimizzare il riscaldamento nella stagione fredda, senza poi contare tutte le tasse che si devono pagare (trise, ama, lavori straordinari, ecc.). Ha senso vivere 20 - 30 anni così??
Altrettanto sacrificio è condotto dagli affittuari che pagano affitti assurdi in suburre periferiche gettando soldi al vento senza ritrovarsi un tetto.
In Italia, purtroppo, la casa o si eredita oppure si hanno i soldi per comprarla in contanti (o almeno l'80% dell'intero importo). Il resto è tutto tempo perso.
E non date retta a quel carlino che non ne azzecca una. Ora capiscoperchè gli imprenditori italioti sono alla canna del gas.
Quoto in pieno
-Le case si acquistano in contanti e, di conseguenza,
Solo chi se le può permettere diventa proprietario.
-Tutti gli altri abbandonino i sogni e scelgano un affitto
Ma....a misura delle proprie possibilità.
Il mercato immobiliare in Italia è Fermo, debole dice poco
Poche transazioni
In calo le locazioni
I prezzi in caduta lenta
Quoto, il mercato in Italia è Fermo ma aggiungo: non solo quello delle case
I prezzi delle case, quartieri ghetto a parte, non è che siano scesi sensibilmente ...
Dilettanti allo sbaraglio, collegatevi a linkdin ed andate a leggere Roberto motalli nel gruppo marketing immobiliare. Lo consiglio a tutti per il bene della categoria dei mediatori
Lino ravalico
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