
Pur essendo originaria dell’Asia, l’Oleandro è una pianta molto diffusa in Italia e nei paesi mediterranei. Si usa, infatti, per adornare giardini e aiuole, dato che i suoi fiori bianchi e rosa sono molto belli da vedere. Tuttavia, piantare l’oleandro in casa è fortemente sconsigliato se si hanno bambini o animali domestici: la pianta, infatti, è molto velenosa.
Le caratteristiche principali dell’oleandro
L'oleandro, o Nerium oleander, è un arbusto sempreverde della famiglia delle Apocinacee, noto per le sue foglie lanceolate e i fiori che spaziano dal bianco al giallo, dal rosa al rosso. È una pianta che dovrebbe essere coltivata con cura, poiché tutte le parti dell'oleandro sono velenose e richiedono massima cautela.
La pianta è anche apprezzata per la sua forma elegante e per il suo ricco fogliame. Il piccolo arbusto, infatti, è spesso utilizzato per separare spazi e offrire una maggiore sensazione di privacy.

Come coltivare l’oleandro?
La coltivazione dell'oleandro, una pianta tanto affascinante quanto robusta, richiede alcune attenzioni specifiche per una crescita ottimale e una fioritura abbondante. È essenziale garantire un'esposizione al sole diretto per la maggior parte della giornata. Questa pianta ama il calore e si sviluppa meglio lontano dall’ombra.
L'irrigazione deve essere moderata: durante i mesi estivi, assicurati di annaffiare la pianta quando il terreno appare asciutto al tatto, evitando però il ristagno d’acqua che, come per ogni pianta, potrebbe causare problemi di marciume.
Per nutrire adeguatamente la tua pianta di oleandro, è consigliabile fornirle un concime bilanciato ricco di azoto, fosforo e potassio all'inizio della primavera e poi ancora in autunno. Questo sosterrà sia lo sviluppo delle foglie che quello dei fiori. La potatura è un altro aspetto cruciale nella cura dell'oleandro: effettuata preferibilmente dopo la fioritura, serve a mantenere una forma regolare.

Proteggere l’oleandro dal freddo invernale
Durante i mesi invernali, l'oleandro richiede particolari cure, soprattutto se le temperature scendono sotto lo zero. Per le varietà più delicate o se coltivate in vaso, è consigliabile spostare le piante in un ambiente riparato dal gelo, come una serra o in casa.
Se l'oleandro è piantato in giardino, puoi proteggerlo con uno strato di tessuto o di pacciame per isolare le radici dal freddo. Queste precauzioni aiuteranno a preservare la tua pianta fino alla primavera, quando potrà crescere rigogliosa.

L’oleandro è davvero velenoso?
L’oleandro contiene glicosidi cardioattivi, ovvero sostanze che sono estremamente tossiche per gli esseri umani e per molti animali, in quanto interferiscono con il ritmo cardiaco. Anche il semplice contatto con la pianta può causare irritazione cutanea. Di conseguenza, l'oleandro è generalmente considerato una pianta velenosa e deve essere maneggiato con cautela. La sua presenza in casa o in giardino dovrebbe essere evitata nelle zone frequentate da bambini o animali domestici, per evitare l'avvelenamento accidentale.
Inoltre, l'oleandro può essere pericoloso se bruciato, poiché il fumo può contenere particelle delle sostanze tossiche, che possono essere inalate e causare gravi problemi respiratori. Bisogna fare attenzione anche ai fiori secchi e i rami recisi, i quali potrebbero contenere comunque alcune molecole della sostanza.

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