I gerani da balcone più diffusi sono in genere i Pelargonium, spesso confusi con i veri Geranium. Capire questa differenza è importante quando si parla di gerani tossici: i Pelargonium contengono composti aromatici naturali come geraniolo, linalolo e citronellolo che, se ingeriti o a contatto con la pelle, possono provocare fastidi in animali domestici e bambini. Ecco come distinguere le specie, riconoscere i sintomi più comuni in cani e gatti e scegliere una posizione di coltivazione che riduca i rischi in casa e sul balcone.
Il geranio è tossico? Rischi per cani e gatti
I Pelargonium sono i tipi di gerani a potenziale rischio: foglie e fiori contengono oli essenziali che possono irritare mucose e pelle. La tossicità è di solito lieve o moderata, ma nei cuccioli o nei gatti molto sensibili può causare disturbi più marcati. I veri Geranium rustici, invece, sono considerati a rischio molto basso. Ad ogni modo, se il tuo animale mastica foglie o fiori, osserva attentamente le ore successive: spesso i sintomi compaiono entro 2–6 ore.
I sintomi da monitorare nei cani e nei gatti
Nei cani, l’ingestione di Pelargonium provoca soprattutto disturbi gastrointestinali, mentre i gatti sono spesso più sensibili agli oli essenziali. In caso di dubbio è importante contattare il proprio veterinario e fare una foto della pianta con cui gli animali sono entrati in contatto.
I rischi per i bambini
Per i bambini i gerani non sono tra le piante più pericolose, ma la linfa può irritare pelle e occhi e l’ingestione accidentale di foglie o petali può causare nausea, vomito lieve o mal di pancia. Il rischio principale nei più piccoli è l’irritazione da contatto e il pericolo di soffocamento con parti vegetali o terriccio. In caso dovessero mostrarsi sintomi anomali è fondamentale contattare il pediatra.
La posizione ideale e sicura per i gerani
I Pelargonium amano crescere con luce abbondante e buona ventilazione. Per ottenere fioriture generose, bisogna infatti posizionarli in pieno sole di mattina e con luce filtrata nel pomeriggio, possibilmente con substrato drenante e vasi con fori ampi. Annaffia quando i primi 2–3 cm di terriccio sono asciutti.
La posizione ideale per i gerani concilia le esigenze della pianta, ma garantisce anche la sicurezza degli animali domestici. Le cassette da ringhiera rivolte all’esterno, i cestelli sospesi e le mensole alte sono soluzioni efficaci. In interni, meglio scegliere davanzali alti e stanze non accessibili agli animali più curiosi.
Quali sono le cinque piante da evitare in casa?
Alcune specie sono decisamente più rischiose dei gerani e conviene evitarle se in casa si convive con bambini o animali domestici. Fra queste:
- Oleandro (Nerium oleander): altamente tossico, soprattutto dopo l’ingestione di foglie, fiori o rami.
- Dieffenbachia: nella pianta si trovano cristalli di ossalato che irritano intensamente bocca, lingua e gola, con dolore e gonfiore.
- Pothos: contiene ossalati e causa bruciore orale, bava, vomito in cani e gatti.
- Azalea/Rododendro: può provocare vomito, debolezza, disturbi cardiaci negli animali
- Ciclamino (Cyclamen): contiene saponine che possono causare vomito, diarrea o possibile letargia marcata.
I fiori non tossici per cani e gatti
Se vuoi un balcone colorato e a prova degli animali domestici più curiosi, esistono piante che regalano fioriture non tossiche, sono pet friendly, e offrono ottime fioriture stagionali. Fra queste:
- Rosa: tutte le rose da giardino sono sicure, bisogna fare attenzione solo alle spine.
- Petunia: facili da coltivare, sono ideali per cassette e cascate.
- Gerbera: colori vivaci, nessun rischio noto per cani e gatti.
- Girasole: ornamentale e non tossico, è ottimo in vaso grande.
- Calendula: vanta una fioritura prolungata ed è perfetta per attrarre insetti impollinatori.
- Orchidea Phalaenopsis: elegante in interni e non tossica per gli animali.
- Violetta africana (Saintpaulia): compatta e perfetta per davanzali luminosi.
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