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Il 2023 dei mutui è stato ancora all’insegna dei tassi di interesse alti e delle rate elevate, soprattutto per quanto riguarda i mutui a tasso variabile. Solo nell’ultima parte dell’anno hanno cominciato a verificarsi i primi ribassi per quanto riguarda l’Eurirs, riferimento per i mutui a tasso fisso; tuttavia, prima che questi si trasmettano concretamente alle rate del mutuo, dovranno passare diversi mesi. Allo stesso modo, non prima della metà del 2024 sono attesi tagli ai tassi di interesse Bce, a cui gradualmente faranno seguito movimenti al ribasso dei tassi sui mutui, fino a raggiungere un nuovo livello di equilibrio.

Tassi Bce e conseguenze sui mutui nel 2023

Nell’ultima riunione della Bce, avvenuta lo scorso 14 dicembre, i tassi Bce sono stati confermati al 4,5 per cento, fermi per la seconda volta dopo il picco dei rialzi inaugurati, quest’anno, a marzo e culminati a settembre.

“E’ importante anche fare una ulteriore riflessione su come sono composti i tassi di interesse che regolano i finanziamenti, - spiega il responsabile mutui di idealista Italia, Fabio Femiani. – I tassi finiti sono formati da un indice di riferimento (IRS o Euribor) e uno spread (che rappresenta in poche parole il guadagno della banca)”.

Femiani aggiunge: “Di sicuro, continueremo a vedere molti cambi di mutui da variabile a fisso oppure a tasso misto – soprattutto per quanto riguarda le offerte a 3 o 5 anni che oggi sono tornate prepotentemente di moda – rivedendo le condizioni economiche con la propria banca (in questo caso si parla di “rinegoziazione”) o cambiando direttamente istituto (è il caso della “surroga”) alla ricerca di un tasso più basso e sicuro".

Già a maggio i tassi sui mutui risultavano più cari di oltre il 60 per cento; nell’eurozona i tassi ad ottobre raggiungevano i massimi da 12 anni. Ma il tema del caro mutui attraversa anche l’oceano: ad agosto negli Usa i mutui hanno raggiunto il costo massimo da 20 anni.

Come è andato il mercato dei mutui nel 2023

Il livello dei tassi ha sicuramente rappresentato un buon incentivo per passare dal mutuo a tasso variabile al mutuo a tasso fisso. In generale la tendenza è stata per un calo della domanda di mutui, accompagnato da durate più lunghe a fronte di importi erogati praticamente invariati, essendo i potenziali clienti più attendisti nel valutare la situazione dei tassi e il maggiore costo delle rate, che ha fatto lievitare gli importi finanziati nonostante il calo del numero di mutui richiesti. Una situazione, quella del crollo della domanda di mutui, comune anche all’eurozona e in generale nell’Europa del sud.

Le norme sui mutui nel 2023

L’anno che si conclude ha visto anche alcune novità sul fronte normativo, anche se a volte le proposte sono rimaste tali. Ecco le principali:

Mutui, i consigli pratici di idealista nel 2023

Nel corso dell'anno idealista/news ha affrontato alcuni temi di natura pratica legati ai mutui casa. Eccone alcuni:

Come difendersi dal caro mutui

Tipologie di mutui

Domande e risposte sui mutui

 

 

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