In uno scenario di mercati al ribasso e di spread alle stelle, l'unica possibilità di salvare l'euro e l'europa potrebbe risiedere nelle mani della banca centrale europea e del suo presidente mario draghi. Un'operazione di salvataggio in più fasi ipotizzata da fonti monetarie e di mercato e riporta
La banca centrale europea potrebbe ridurre ulteriormente il costo del denaro, che attualmente è all'1%, una cifra già di per sé bassissima. In questo modo si incentiverebbe una maggiore circolazione di denaro a basso costo, che favorirebbe la ripresa.
Per il quinto mese consecutivo la banca centrale europea (bce) ha deciso di lasciare invariato il costo del denaro. È dallo scorso dicembre che i tassi di interesse della zona euro si mantengono all'1%.
Ha preso il posto dell'attuale presidente della banca centrale europea, mario draghi, solo cinque mesi fa. Ma ignazio visco, governatore della banca d'Italia, ha le idee chiare sulla situazione economica italiana e europea.
Il presidente della banca centrale europea mario draghi ha annunciato ieri che i tassi di interesse resteranno fermi e che il costo del denaro pertanto non crescerà.
L'unione europea ha fatto i conti: se lo spread italiano tra btp e bund supererà i 370 punti base, il processo di stabilizzazione dei conti potrebbe subire un impatto difficile da prevedere. Insomma, a scanso di equivoci è meglio che il differenziale non salga.
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La banca centrale europea ha deciso di tagliare il costo del denaro. Si tratta della prima riunione del consiglio della bce con la presidenza di mario draghi.
La banca centrale europea ha annunciato la propria decisione rispetto ai tassi di interesse. Tutto Fermo, restano all'1,50% e non vengono ribassati come molti speravano.