
Revoca dell’assegnazione della casa coniugale, come funziona la trascrizione
In tema di revoca dell’assegnazione della casa coniugale la trascrizione è possibile solo se c’è un atto giudiziale. L’atto notarile non è trascrivibile. In particolare, il Tribunale di Pistoia ha sottolineato che, “ai sensi dell’articolo 337-sexies del codice civile la rideterminazione dell’assegnazione, per essere trascrivibile, deve essere contenuta in un provvedimento giudiziale e non in una scrittura privata”. Vediamo meglio quanto spiegato

Coniugi residenti in case diverse e Imu, ora è possibile chiedere i rimborsi
Via libera alle richieste di rimborso dopo la sentenza della Corte Costituzionale che riapre alla esenzione Imu per i coniugi con diversa residenza che vivono in due Comuni diversi. La sentenza 209/2022 apre infatti la strada alle possibili istanze da parte dei contribuenti, con buona pace dei controlli da parte dei Comuni. Ecco cosa succede ora

Assegnazione della casa coniugale con figli maggiorenni, i chiarimenti della Cassazione
L'ordinanza n. 23473 della Cassazione è intervenuta in tema di assegnazione della casa coniugale in presenza di figli maggiorenni. Vediamo quanto stabilito

Assegnazione della casa coniugale e comodato d'uso, cosa succede se ci si separa?
Spesso una coppia appena sposata riceve dai parenti una casa in comodato d’uso per potervisi trasferire. Ma cosa succede a questa casa se la coppia si separa? Vediamolo insieme.In teoria i comodato d’uso non decade con la separazione perché una cosa non influenza l’altra.

Rinuncia alla casa coniugale, quando sono previste le agevolazioni fiscali
Con la risposta n. 39, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito cosa accade da un punto di vista fiscale nel momento in cui si rinuncia all’assegnazione della casa coniugale

Separazione e casa coniugale, che succede se si vende prima di 5 anni
I benefici della prima casa non si perdono in caso di separazione se l'immobile è venduto entro cinque anni dal rogito

Diritto di abitazione del coniuge superstite e usufrutto, cosa ha stabilito la Cassazione
Nell’ordinanza 14406 del 5 giugno 2018, la Cassazione ha stabilito che è legittimo attribuire al diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare, che la legge riconosce al coniuge superstite, lo stesso valore che avrebbe un diritto di usufrutto. Si ricorda che l’articolo 540 del Codice civile sancisce che, in caso di morte di uno dei due coniugi, al superstite è riservato il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare, se di proprietà del defunto o comune ai coniugi

La casa dopo il divorzio resta alla donna. L'uomo torna dai genitori (tabelle)
Che succede alla casa coniugale dopo il divorzio? nel 2009, cioè al principio della crisi economica, le cose sono cambiate. La casa viene affidata sempre più alle donne, che soffrono economicamente di più rispetto agli uomini e chi se ne va di casa, nella maggioranza dei casi torna dai genitori.