Dal primo gennaio 2017 è operativo l’accordo sullo scambio automatico di informazioni fiscali, concluso da Berna con l’Unione Europea e con una trentina di altri Stati. Addio, dunque, al segreto bancario svizzero
L’ong Tax Justice Network ha elaborato il Financial Secrecy Index (Fsi) 2015 elencando i Paesi anti-tasse per eccellenza. L’indice prende in considerazione il grado di segretezza bancaria e la quota di capitali offshore detenuti. Vediamo da chi sono occupati i primi 10 posti della classifica
Il Liechtenstein esce dalla lista nera dei paesi che non collaborano sullo scambio di informazioni fiscali.
A Milano, nella sede della prefettura, il ministro dell'economia, pier carlo padoan, e il capo del dipartimento federale delle finanze svizzere, eveline widmer-schlumpf, hanno siglato l'accordo che di fatto sancisce la fine del segreto bancario. Vediamo cosa prevede
Firmato a parigi l'accordo tra svizzera e ocse a favore dello scambio automatico di informazioni bancarie in materia fiscale. Si tratta, di fatto, della fine del segreto bancario e di un ulteriore passo verso la trasparenza nel mercato dei capitali e a favore della lotta all'evasione
Due pilastri bancari stanno per cedere allo stesso tempo: il vaticano aderisce alle norme sulla trasparenza e la svizzera allenta la rigidità sulla segretezza dei dati dei suoi clienti.
Per gli evasori sarà più difficile aggirare il fisco.
Entro il 10 aprile banche, assicurazioni e fiduciare dovranno trasmettere al fisco i dati dei propri clienti. Conti correnti, fondi e risparmi saranno così messi sotto analisi dall'agenzia delle entrate.
Agenzia delle entrate, equitalia, guardia di finanza, comuni e vigili urbani, sono tutti pronti per lanciare l'offensiva contro l'evasione fiscale. Ecco quali sono le 8 armi a loro disposizione
1. Redditometro.
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