Commenti: 0
Local Tax, come sarà la nuova imposta sulla casa? Le ipotesi allo studio
GTRES

L’intenzione di cambiare rotta sul fronte della tassazione sugli immobili vedrà, al rientro dalla pausa estiva, il governo impegnato in un duro lavoro. Oltre a parlare di abolizione di Tasi sulla prima casa, Imu agricola e sui macchinari industriali imbullonati al suolo, si parla anche della creazione di una “local tax”, che però – come già accennato – potrebbe essere rimodulata rispetto a quanto previsto inizialmente. Vediamo quali sono le ipotesi.

I tecnici hanno già presentato le loro proposte. L’obiettivo è quello di far assorbire alla nuova “local tax” l’Imu e ciò che rimarrà della Tasi, dopo l’abolizione dell’imposta sulla prima casa. Come evidenziato dal Corriere della Sera, accanto ad essa, però, ci sarà un altro balzello, un canone di natura patrimoniale o tributaria, nel quale saranno accorpate le altre imposte comunali (Cosap, Tosap, Cimp). E’ possibile, inoltre, che accanto alla “local tax” sopravviverà anche la Tari.

Sembra, invece, esserci minore spazio per uno scambio tra le addizionali Irpef riscosse dai Comuni e il gettito dell’Imu sugli immobili produttivi, che oggi va allo Stato. In un primo momento, l’intenzione era quella di attribuire ai municipi le imposte sul patrimonio e allo Stato quelle sui redditi. Ora questa ipotesi di scambio appare lontana e ad allontanarla è stato proprio l’annuncio del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, relativo all’intenzione di abolire le tasse sulla prima casa.

Un altro aspetto della “local tax” sul quale si dovrà lavorare è quello secondo cui questa nuova imposta sarebbe dovuta andare di pari passo con la riforma del catasto. Quest’ultima, però, al momento è al palo. Fatto che, di conseguenza, rende complicato delineare un assetto definitivo della fiscalità immobiliare.

Insomma, non pochi problemi sembrano accompagnare la definizione di una “local tax”. Qualche aspetto positivo è però già ben chiaro. La “local tax” promette di essere più trasparente e facile da pagare. Avrà, infatti, i bollettini precompilati dal Comune. Ma non solo. Ci saranno anche degli obblighi di informazione per i sindaci. I cittadini, così, potranno controllare online non solo in che modo il Comune spende i soldi, ma anche come li chiede ai cittadini.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account