
Nelle raccomandazioni che accompagnano l’analisi dei conti pubblici, la Commissione europea ha chiesto all’Italia di reintrodurre la tassa sulla prima casa per i redditi elevati. Una richiesta alla quale (almeno per il momento) il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha risposto con un “no”. Ma qual è l’attuale situazione? Facciamo un po’ di chiarezza.
Come ricordato da Leggi Oggi, l’Imu è stata introdotta per la prima volta nel 2011, pochi mesi dopo è stata estesa alla prima casa dal governo Monti e a partire dal 2016 è stata poi nuovamente limitata alle sole abitazioni non principali.
Attualmente l’imposta non deve essere pagata sulla prima casa, a meno che non si tratti di immobili appartenenti alle categorie catastali di lusso A/1, A/8 e A/9.
Appartengono alla categoria catastale A/1 le abitazioni di tipo signorile.
Appartengono alla categoria catastale A/8 le abitazioni in ville.
Appartengono alla categoria catastale A/9 i castelli, le dimore storiche, i palazzi di eminenti pregi artistici o storici.
1 Commenti:
Va mantenuto l'attuale sistema.Concordo con quanto detto dal Ministro Padoan. La Commissione
Europea la smetta di legiferare in casa altrui.
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