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Cresce la spesa degli stranieri in Italia per case di proprietà o in affitto
GTRES

Nel 2017 è aumentata la spesa dei pernottamenti in alloggi di proprietà o in affitto da parte degli stranieri giunti in Italia. A renderlo noto l’indagine sul turismo internazionale della Banca d’Italia.

Secondo quanto emerso, in particolare, l’albergo e il villaggio turistico, pur restando le strutture ricettive preferite per pernottare, hanno visto scendere il proprio peso sulle entrate complessive. È invece significativamente aumentata (del 19,4 per cento) la spesa dei pernottanti in alloggi di proprietà o in affitto, che ha raggiunto 7,1 miliardi, il cui peso ha toccato il 19,2 per cento.

Si tratta del massimo dall’inizio delle serie storiche, anche per effetto dell’ampliamento dell’offerta di strutture ricettive private resa possibile dallo sviluppo di applicazioni informatiche di prenotazioni.

L’indagine ha poi evidenziato che nel 2017 i flussi in entrata e in uscita sono aumentati rispetto al 2016, in termini sia di viaggiatori sia di spesa. L’avanzo della bilancia dei pagamenti turistica è salito allo 0,9% del Pil (da 0,8 nel 2016) grazie al marcato incremento delle entrate (ovvero la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia).

Queste ultime (39,2 miliardi nel 2017, pari al 2,3% del Pil) sono aumentate a un tasso (7,7%) più che doppio rispetto a quello delle entrate mondiali da turismo internazionale, con una ricaduta positiva sulla quota di mercato dell’Italia.

La crescita della spesa turistica dall’estero ha riguardato tutte le macro-regioni del Paese, soprattutto il Sud e il Centro. I viaggiatori stranieri in Italia sono stati quasi 91 milioni, il 6% in più che nel 2016.

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