L'effettiva pericolosità e le caratteristiche del cervo volante, un insetto spesso vittima di pregiudizi infondati.
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cervo volante è pericoloso
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Gabriella Dabbene (Collaboratore di idealista news)

Il cervo volante (Lucanus cervus), con le sue imponenti mandibole che ricordano le corna di un cervo, è uno dei coleotteri più grandi e affascinanti d’Europa. Il suo aspetto può incutere timore, rendendo questo insetto una frequente vittima di pregiudizi e timori infondati. Ma il cervo volante è pericoloso per l’uomo? È in grado di pungere o mordere? E qual è il suo ruolo nell’ecosistema del pianeta? Risponderemo qui a queste domande chiarendo anche cosa attira questo insetto nelle nostre case, se rappresenta un rischio e come contribuisce alla salute dell’ambiente.

Cos'è il cervo volante e dove vive

Il cervo volante è un coleottero della famiglia dei Lucanidi, noto per le sue mandibole sviluppate nei maschi, che possono raggiungere gli 8-9 cm di lunghezza; le femmine sono invece più piccole, fermandosi a un massimo di  6 cm. Il suo corpo è marrone scuro con riflessi rossastri e possiede due paia di ali che gli consentono di volare, anche se in modo lento e rumoroso. 

Il cervo volante vive principalmente nei boschi di latifoglie (querce, castagni, faggi) e in aree collinari o montane fino a 1700 metri, dove le larve si nutrono di legno morto o marcescente per 3-6 anni prima di diventare adulte. In Italia è diffuso soprattutto al Centro-Nord, ma la sua presenza si sta riducendo a causa della deforestazione e della rimozione di tronchi vecchi, tanto che è protetto come specie a rischio.

Un cervo volante riposa su un tronco di legno stagionato
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Cosa attira il cervo volante in casa o in giardino

Il cervo volante è attratto da ambienti caldi e da fonti di luce, specialmente durante le sere estive (da maggio ad agosto). Può entrare in casa attraverso finestre aperte, richiamato dalle luci artificiali accese di notte. In giardino è spesso attirato da legna accatastata, tronchi in decomposizione o frutta matura (come pere, ciliegie o mele), di cui gli adulti si nutrono succhiando linfa o succhi zuccherini. 

La presenza di alberi vecchi o ceppi marcescenti nei pressi di abitazioni rurali o parchi urbani aumenta la probabilità di avvistamenti. Per ridurre la loro presenza, è consigliabile limitare l’illuminazione notturna esterna e rimuovere accumuli di legna o frutta caduta vicino casa, senza però distruggere il loro habitat naturale.

Il cervo volante è pericoloso per l'uomo?

Nonostante l’aspetto imponente, il cervo volante non è pericoloso per l’uomo e non è velenoso. Le sue grandi mandibole (soprattutto nei maschi) possono sembrare minacciose, ma sono utilizzate esclusivamente per combattimenti rituali tra maschi durante la stagione riproduttiva o per immobilizzare le femmine durante l’accoppiamento: non sono abbastanza forti da causare danni significativi alla pelle umana, e il coleottero non ha ghiandole velenifere. 

In rari casi un esemplare spaventato potrebbe tentare di “pizzicare” con le mandibole, ma il danno si limita al massimo a un lieve livido, facilmente evitabile proteggendosi con abbigliamento o guanti. La sua natura pacifica lo rende un insetto innocuo e il vero rischio è per l’insetto stesso, che può essere accidentalmente danneggiato o ucciso per paura o ignoranza.

Il cervo volante punge o morde?

Il cervo volante non punge e non morde in modo aggressivo: come appena accennato, le mandibole dei maschi non sono progettate per mordere con forza, ma per afferrare o spingere rivali durante i combattimenti; non rappresentano un pericolo per l’uomo poiché mancano della potenza necessaria per lacerare la pelle. 

Le femmine, con mandibole più piccole ma più funzionali, possono pizzicare se si sentono minacciate, causando un leggero fastidio paragonabile a una piccola puntura, ma senza conseguenze gravi. Il cervo volante preferisce la fuga a qualsiasi forma di confronto con l’uomo, e un contatto diretto è raro.

Se lo si avvista, è bene evitare di maneggiarlo bruscamente: per spostarlo, basta prenderlo delicatamente dalla base della testa o usare un panno. Esattamente come per il maggiolino, non c’è motivo di temerlo, poiché è un insetto erbivoro che si nutre solo di linfa e materiali vegetali in decomposizione.

Un cervo volante sull'erba di un prato
Unsplash

L'utilità di questo coleottero nell'ecosistema

Il cervo volante svolge un ruolo cruciale nell’ecosistema, contribuendo alla salute dei boschi e alla biodiversità. Le sue larve, che vivono fino a 6-8 anni nel legno marcescente degli alberi, si nutrono di materia organica in decomposizione, favorendo la produzione di humus ricco di nutrienti.

Questo processo accelera il riciclo dei nutrienti nel terreno, rendendolo fertile per altre piante e microrganismi. Inoltre le larve rappresentano una fonte di cibo per uccelli, ricci e piccoli mammiferi, inserendosi nella catena alimentare. 

La presenza del cervo volante è un indicatore di un bosco sano, con abbondante legno morto, essenziale per molte specie saproxiliche. Proteggere questo coleottero, evitando di rimuovere tronchi vecchi o usare pesticidi, aiuta a mantenere l’equilibrio ecologico e a prevenire il declino di ambienti forestali naturali.

Come gestire un cervo volante in casa o giardino

Se un cervo volante entra in casa, non c’è motivo di allarmarsi: basta spegnere le luci interne e accendere una luce esterna (come quelle di un balcone o del giardino) per incoraggiarlo a uscire da solo attraverso una finestra aperta. In alternativa lo si può catturare delicatamente con un contenitore o un panno e rilasciare in un’area verde lontana da luci artificiali.

Non vanno invece utilizzati insetticidi, poiché il cervo volante è una specie protetta e il suo ruolo ecologico è prezioso. Se si teme che possa danneggiare mobili in legno (un’eventualità rara, poiché si nutre solo di legno marcescente), verificare che non ci siano ceppi in decomposizione nelle vicinanze e usare pacciamature per proteggere le radici delle piante.

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