I moscerini dei funghi, noti anche come sciaridi, sono dei piccoli insetti che possono diventare un fastidio nelle abitazioni, soprattutto per chi coltiva delle piante in vaso. Sebbene non siano pericolosi per l’uomo, la loro presenza può danneggiare le piante e creare disagio. Ma perché si trovano dei moscerini dei funghi in casa? E poi, come è possibile riconoscerli e distinguerli da quelli della frutta, e soprattutto quali sono i metodi più efficaci per eliminarli, nonché per prevenirne la comparsa in futuro?
Cosa sono i moscerini dei funghi?
I moscerini dei funghi sono piccoli insetti alati appartenenti alla famiglia Sciaridae, lunghi circa 3-4 mm; hanno un corpo nero o grigio scuro e delle ali trasparenti, e vengono spesso scambiati per zanzare.
Gli esemplari adulti di sciaridi non sono pericolosi per l'uomo ma le loro larve, biancastre e prive di zampe, si sviluppano nel terriccio umido delle piante, nutrendosi di materia organica, funghi e a volte anche radici tenere.
Il loro ciclo vitale è breve: le femmine depongono fino a 160-300 uova nel terreno, che si schiudono in larve in circa 3 giorni. Dopo 10 giorni le larve diventano pupe e in 4 giorni emergono come adulti, completando il ciclo in circa 3 settimane. Negli ambienti caldi e umidi possono proliferare rapidamente, causando infestazioni assai fastidiose.
Le differenze coi moscerini della frutta
I moscerini dei funghi sono spesso confusi con altri tipi di moscerini in casa come quelli della frutta (Drosophila melanogaster), ma presentano delle differenze chiave: innanzitutto i moscerini dei funghi sono attratti dal terriccio umido e dalla materia organica in decomposizione, mentre i moscerini della frutta preferiscono frutta matura o in fermentazione, e infatti vengono spesso trovati in cucina vicino a cibi zuccherini.
Esteticamente i moscerini dei funghi hanno un corpo più scuro e delle ali trasparenti, mentre quelli della frutta sono giallo-marroni con gli occhi rossi. Inoltre i moscerini dei funghi non pungono né contaminano gli alimenti, ma possono danneggiare le radici delle piante, a differenza dei moscerini della frutta che rappresentano un problema igienico.
Perché ci sono moscerini dei funghi in casa?
I moscerini dei funghi proliferano in ambienti umidi e caldi, con temperature ideali tra 25° C e 30° C, e terreni ricchi di materia organica in decomposizione. Le cause principali della loro comparsa sono:
- Irrigazione eccessiva, poiché il terriccio costantemente bagnato crea un habitat perfetto per le larve.
- Terriccio di scarsa qualità, i cui substrati vecchi o mal conservati possono contenere uova o larve.
- Piante ornamentali come felci, orchidee, ficus e piante grasse, particolarmente vulnerabili se il terreno è umido.
- Ristagni d’acqua causati da sottovasi pieni o cattivi drenaggi, che favoriscono la proliferazione.
- Scarsa ventilazione di alcuni ambienti chiusi, come balconi coperti o stanze poco aerate.
Come riconoscere la presenza dei moscerini dei funghi
Riconoscere un’infestazione di moscerini dei funghi è semplice se si presta attenzione ad alcuni indizi specifici: in particolare, gli adulti sono visibili mentre svolazzano goffamente vicino alle piante - specialmente dopo l’irrigazione - o si posano su finestre e superfici vicine. Altri segnali sono:
- Larve nel terriccio: smuovendo il terreno, si possono notare vicino alle radici delle larve biancastre (lunghe 6-7 mm) con la testa nera.
- Piante sofferenti: dei sintomi come crescita rallentata, foglie diventate gialle o avvizzite possono indicare danni radicali causati dalle larve.
- Terriccio umido e odoroso: un odore di muffa o un terreno compatto e costantemente bagnato suggerisce che si siano create le condizioni favorevoli alla proliferazione dei moscerini.
- Presenza di funghi: le larve si nutrono di microrganismi fungini, quindi un terriccio con muffa è un segnale di rischio.
Come eliminare i moscerini dei funghi in casa
Per eliminare i moscerini dei funghi è necessario agire sia sugli adulti che sulle larve, interrompendo il loro ciclo vitale. I rimedi naturali e fai da te sono preferibili per la loro sicurezza e sostenibilità, ma richiedono costanza. Elenchiamo qui i metodi più efficaci in circolazione.
Ridurre l’irrigazione e asciugare il terriccio
Il primo passo per eliminare i moscerini dei funghi consiste nel limitare l’irrigazione: lasciare asciugare i primi 2-3 cm di terriccio tra un’annaffiatura e l’altra rende il terreno inospitale per uova e larve, che necessitano di umidità per sopravvivere. Innaffiare dal basso, posizionando il vaso in un sottovaso con dell’acqua, mantiene la superficie asciutta, riducendo la proliferazione.
Utilizzare trappole adesive gialle
I moscerini dei funghi sono attratti dal colore giallo. Posizionare trappole adesive gialle vicino alle piante o direttamente nel terriccio cattura gli adulti, impedendo loro di deporre nuove uova.
Applicare del bicarbonato di sodio
Sciogliere un cucchiaino di bicarbonato di sodio in un litro d’acqua e usare la soluzione così ottenuta per innaffiare il terreno crea un ambiente sfavorevole ai moscerini, e riduce la presenza di muffe.
Usare l'olio di Neem
L’olio di Neem, diluito in acqua e nebulizzato sul terriccio o sulle piante, è un insetticida naturale utile ad allontanare diversi insetti da casa poiché inibisce la deposizione delle uova e rende sterili quelle esistenti. Applicarlo due volte a settimana per 2-3 settimane permette di ottenere risultati efficaci senza danneggiare le piante.
Sostituire il terriccio
In caso di infestazione grave da moscerini dei funghi, bisognerà rimuovere il terriccio infestato, lavare delicatamente le radici della pianta e rinvasarla in un substrato nuovo e asciutto. Non dimenticare di pulire accuratamente il vaso e il sottovaso per eliminare eventuali uova residue. Anche se drastico, questo metodo è risolutivo.
Prevenire il parassita
Prevenire i moscerini dei funghi è più semplice che combatterli: a questo scopo si consiglia di utilizzare terriccio di alta qualità, pastorizzato o sterilizzato, che riduce il rischio di uova preesistenti. In seguito bisognerà comunque evitare le irrigazioni eccessive, lasciando asciugare la superficie del terreno, e garantire un buon drenaggio con materiali come perlite o sabbia.
Nel corso del tempo sarà necessario rimuovere regolarmente eventuali foglie morte e controllare i sottovasi, per evitare la formazione di ristagni d’acqua. Una buona ventilazione degli ambienti con piante e l’uso ciclico di olio di Neem come prevenzione mantengono solitamente il problema sotto controllo.
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