
I tarli sono insetti xilofagi che possono danneggiare gravemente il parquet, compromettendone tanto l'estetica quanto la struttura. Soprattutto nelle fasi larvali questi parassiti scavano gallerie all’interno del legno, lasciando segni spesso difficili da notare nelle fasi iniziali; eppure è essenziale riconoscere tempestivamente un’infestazione, per limitare i danni e preservare il pavimento. Ecco dunque come riconoscere i tarli nel parquet, le cause dei loro attacchi, le soluzioni per eliminarli e le strategie di prevenzione per proteggere il proprio pavimento in legno.
I segnali per riconoscere i tarli nel parquet
Un’infestazione di tarli nel parquet si manifesta attraverso segnali specifici, che richiedono attenzione per essere individuati. Le larve, che si nutrono di cellulosa, agiscono all’interno del legno e rendono i danni visibili solo quando l’infestazione è già avanzata. Ecco cosa può allertare sulla presenza di questo problema.
Fori sulla superficie del parquet
Il segno più evidente della presenza di tarli del legno è la comparsa di piccoli fori rotondi, con un diametro tra 1 e 6 mm: questi “fori di sfarfallamento” si formano quando gli insetti adulti emergono dal legno dopo la metamorfosi.
I fori freschi di colore chiaro indicano un’infestazione recente, mentre quelli più scuri possono suggerire un’attività più datata, ma non necessariamente conclusa.
Rosume o polvere fine
La rosura, una polvere finissima simile a segatura, si accumula sotto i fori o nelle fessure del parquet. Composta da fibre di legno ed escrementi delle larve, è un chiaro segnale della presenza attiva dei tarli. Per confermare l’infestazione si può coprire l’area sospetta con carta adesiva per alcuni giorni: se la polvere continua a formarsi, i tarli sono ancora presenti.
Rumori di rosicchiamento
In ambienti silenziosi, soprattutto di notte, si possono udire ticchettii o scricchiolii provenienti dal parquet. Questi suoni sono generati dalle larve che scavano gallerie.
In alcune specie, come lo Xestobium rufovillosum, gli adulti producono dei rumori battendo la testa per attirare le femmine. Questo segnale è un campanello d’allarme per chi sta indagando su una possibile infestazione attiva.
Danni strutturali al parquet
In fasi avanzate, il parquet può mostrare segni di cedimento, come tavole che si incurvano, scricchiolano sotto il peso o si sbriciolano al tatto. Le gallerie interne indeboliscono il legno, rendendo il pavimento instabile.

Come eliminare i tarli nel parquet: cosa fare
Una volta individuata un’infestazione, è necessario agire rapidamente per eliminare i tarli del legno e limitare i danni. Per infestazioni lievi è possibile adottare soluzioni fai da te, mentre i casi più gravi richiedono spesso l’impiego di un professionista. Ecco in quali fasi si articola un possibile intervento.
Ispezione e valutazione dell’infestazione
Si comincia esaminando attentamente il parquet per identificare l’estensione del danno: controllare i fori, la rosura e le aree indebolite utilizzando una torcia per illuminare le fessure; battere leggermente il legno con un martello (anche di gomma, per non rovinarne la superficie) può rivelare zone vuote o fragili.
Trattamento con prodotti antitarlo
La fase successiva prevede l’applicazione di un prodotto antitarlo liquido, reperibile in ferramenta, utilizzando una siringa per iniettarlo nei fori o un pennello per spalmarlo sulla superficie. Questi prodotti, spesso a base di permetrina, eliminano larve e adulti.
Si raccomanda di lavorare in un ambiente ventilato, indossando guanti e mascherina, e di seguire accuratamente le istruzioni del produttore. Il trattamento va ripetuto dopo 10-15 giorni per colpire eventuali nuove larve.
Pulizia e riparazione del parquet
Rimuovere la rosura con un aspirapolvere e pulire il parquet con un panno umido per eliminare tutti i residui. Se alcune tavole sono gravemente danneggiate, è bene sostituirle con l’aiuto di un falegname. Levigare e verniciare il parquet dopo il trattamento consente di sigillare i fori e migliorare l’aspetto estetico.
Perché i tarli attaccano il parquet?
I tarli sono attratti dal parquet per la sua composizione in legno, ricca di cellulosa, il loro principale nutrimento. Gli ambienti umidi, con tassi di umidità tra il 60% e l’80%, favoriscono la proliferazione delle larve, poiché l’umidità ammorbidisce il legno e lo rende più facile da scavare.
Ad aumentare il rischio di infestazione contribuiscono anche la scarsa ventilazione, la presenza di muffa o un’esposizione prolungata a condizioni climatiche sfavorevoli. Anche la qualità del legno e l’età del parquet giocano un ruolo importante, con legni meno trattati o più morbidi che risultano più vulnerabili.
Qual è il legno preferito dai tarli?
I tarli tendono a preferire legni con scarsa resistenza, come quelli teneri o poco densi. Tra i più legni più vulnerabili ai tarli ci sono:
- Abete: usato in alcuni parquet economici, è morbido e facilmente attaccabile.
- Pino: comune nei pavimenti rustici, è ricco di cellulosa e poco resistente.
- Castagno: nonostante la sua durezza, può essere infestato se non trattato adeguatamente.
- Faggio: spesso usato nel parquet, è soggetto a infestazioni in ambienti umidi.
I legni duri come il rovere o il noce, se trattati con vernici o resine, sono meno appetibili, ma non immuni. I tarli del parquet come l’Anobium punctatum prosperano in legni con un contenuto di umidità superiore al 12%.

Come prevenire la presenza dei tarli nel parquet
Prevenire un’infestazione di tarli è decisamente più semplice che combatterla. Ecco alcune strategie efficaci:
- Utilizzare dei deumidificatori per mantenere il tasso di umidità al di sotto del 50%, soprattutto in cantina o nelle case poco ventilate.
- Arieggiare gli ambienti per ridurre naturalmente l’umidità e prevenire la formazione di muffa, che attira i tarli.
- Applicare vernici o oli antitarlo sul parquet ogni 2-3 anni, per creare una barriera contro gli insetti.
- Controllare il pavimento almeno una volta l’anno cercando fori o rosura, soprattutto negli angoli nascosti o sotto i mobili.
- Evitare ristagni d’acqua e pulire il parquet con prodotti specifici per il legno, mantenendo la superficie sigillata.
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