Tra mito e paura, la dimora del celebre horror di Tobe Hooper esiste davvero: un luogo reale nel cuore del Texas.
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la vera casa di non aprite quella porta
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Il fascino di un film horror spesso non si esaurisce con la visione della pellicola: oltre ai brividi lungo la schiena che le scene più paurose possono continuare a provocare, esistono luoghi, case, scantinati e boschi terribili che popolano l'immaginario collettivo degli appassionati. È proprio il caso della vera casa di "Non aprite quella porta" (The Texas Chain Saw Massacre), film cult del 1974 ancora amatissimo dai sostenitori del genere. Ma la casa è reale? Ha una sua storia? Scopri tutto su uno degli edifici più "creepy" del cinema e come è diventato un’icona pop.

La vera casa di “Non aprite quella porta”: dove si trova

Il film è del 1974, un cult assoluto dell'horror, girato da Tobe Hopper e la casa protagonista, non è solo un set cinematografico, ma un vero edificio con una storia complessa fatta di spostamenti, restauri e nuove funzioni. 

La casa è stata costruita nel XIX secolo e si trova a Round Rock, una cittadina del Texas. L’edificio, con la sua architettura in stile Queen Anne, spiccava per l’aspetto suggestivo e leggermente inquietante, perfetto per trasmettere il senso di isolamento e tensione richiesto dal film. All’epoca delle riprese, la casa sorgeva in una zona rurale e poco frequentata, immersa in un paesaggio tipicamente texano

La sua storia, però, non si è fermata al film del mostro Leatherface: negli anni successivi, l’edificio ha rischiato di andare perduto, ma il suo valore storico e culturale ha spinto appassionati e imprenditori a salvarlo.

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Round Rock, Texas - James Howard, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

Trasferimento, restauri e funzione attuale

Dopo anni di abbandono e il rischio concreto di demolizione, nel 1998 la casa è stata smontata con cura, trasportata e ricostruita a Kingsland, sempre in Texas. Questo complesso lavoro ha permesso di preservare la struttura originale, mantenendo intatti molti dettagli architettonici che i fan riconosceranno immediatamente.

Oggi, la casa ospita il rinomato Grand Central Café, un ristorante elegante e accogliente situato all’interno dell’hotel The Antlers Inn. Gli interni sono stati arredati con gusto, arricchiti da fotografie e memorabilia che richiamano le scene più iconiche del film.

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Un cosplayer di Leatherface Getty images

Le location autentiche di “Non aprite quella porta”

Accanto alla casa principale, ci sono altri due luoghi dove è stato girato "Non aprite quella porta" e che hanno segnato profondamente l’immaginario dei fan: la storica pompa di benzina e il cimitero della ’scena iniziale. Entrambi sono facilmente visitabili e hanno mantenuto intatto il loro fascino sinistro.

  • La pompa di benzina: situata lungo la Highway 304 a Bastrop, in Texas, questa stazione di servizio è stata utilizzata per alcune delle scene più memorabili del film. Oggi, la struttura è stata completamente restaurata e trasformata in un hotel tematico, negozio di memorabilia e barbecue restaurant chiamato The Gas Station.
  • Il cimitero: le prime sequenze di “Non aprite quella porta” sono state girate al Bagdad Cemetery di Leander, Texas. Questo luogo, rimasto pressoché invariato dal 1973, è ancora oggi visitabile e conserva l’aura inquietante che lo ha reso celebre. 
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Highway 304 - Famartin, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

Chi era il vero Leatherface? La storia che ha ispirato il film

I più attenti si saranno accorti che il film si apre con l’inquietante dicitura “ispirato a fatti realmente accaduti”, ma la verità è decisamente più sfumata. La sceneggiatura nasce dalla fantasia degli autori ma, è anche vero, che l’ispirazione principale deriva dai crimini di Ed Gein, un serial killer realmente esistito nel Wisconsin negli anni ’50, la cui storia è oggi oggetto di una serie Netflix con Charlie Hunnam: "Monster: la storia di Ed Gein".

Sebbene Gein non abbia mai commesso omicidi in Texas né utilizzato una motosega, il suo modus operandi e la sua ossessione per la creazione di oggetti macabri hanno influenzato senza dubbio il personaggio di Leatherface.

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La casa di Ed Gein Getty images
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