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Il 18 settembre è il termine ultimo per l'invio della comunicazione delle liquidazioni Iva all'Agenzia delle Entrate. Ma cosa accade nel caso ci siano errori o incompletezze nei dati? Ecco come usare il ravvedimento operoso.

Nel caso in cui il contribuente si renda conto di aver inviato alle Entrate dei dati erroni o incompleti è possibile regolarizzare la propria posizione: inviando la comunicazione corretta e versando le sanzioni ridotte in virtù del ravvedimento operoso. E' importante sapere che i due adempimenti non devono essere per forza contestuali, ma possono essere inviati in due momenti diversi.

Se la comunicazione relativa al primo trimestre è stata inviata entro 15 giorni dalla scadenza di giugno, la sanzione base è pari a 250 euro, che puo' essere ridotta a 

  • 1/8, entro il 30 aprile 2018;
  • 1/7, entro il 30 aprile 2019;
  • 1/6, entro il 31 dicembre 2023;
  • 1/5, in caso di costatazione della violazione, ma comunque prima della notifica dell’atto impositivo.

Qualora, invece, la correzione della comunicazione sia trasmessa a luglio, la sanzione su cui applicare le precedenti riduzioni è pari a 500 euro. 

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