L’Inps dovrà anche provvedere al pagamento retroattivo delle somme dovute
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Pensione di reversibilità per le coppie gay, spetta anche senza unione civile?
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Una sentenza del Tribunale di Foggia dà il via libera per il riconoscimento della pensione di reversibilità per le coppie gay non riconosciute come tali prima dell’entrata in vigore della legge sulle unioni civili.

Entrando nella fattispecie, la sentenza in questione risale allo scorso ottobre e ha riconosciuto alla vedova di una coppia di donne il diritto a ottenere la pensione di reversibilità già a partire dalla data della morte della compagna (2011) anche se il loro rapporto non era stato certificato da un'unione civile (la legge Cirinnà in tema è solo del 2016).

Proprio tale legge aveva già esteso alle unioni civili il diritto alla pensione di reversibilità nel caso di morte di uno dei due partner. Ma la sentenza del Tribunale di Foggia ha anche effetti retroattivi, tanto che impone che all’Inps gli arretrati spettanti a partire dalla data del decesso nel 2011.

Cos’è che ha fatto la differenza? Il testamento che le due donne avevano firmato davanti a un notaio, nel quale si nominavano vicendevolmente eredi, e chiedevano di essere registrate in un unico stato di famiglia. La coppia protagonista della vicenda è quella formata da Lilli Quitadamo e Maria Teresa Totaro: "Avevamo deciso di sposarci, in Spagna o in Germania - ricorda Lilli - Teresa sarebbe andata in pensione due anni dopo".

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