
L’inflazione in Italia, secondo Istat, ha raggiunto a marzo quota 6,7 per cento. Nel corso della conferenza stampa presso la sede della Stampa Estera a Roma, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha dato la sua ricetta per contrastare l’aumento dei prezzi, sia che questo sia temporaneo, sia che diventi, come si teme, strutturale.
Perché aumenta l’inflazione
L’inflazione aumenta, ha spiegato Mario Draghi in conferenza stampa, “perché aumentano i prezzi di tutte le materie prime, in particolare alimentari, che toccano da vicino il potere d’acquisto delle famiglie. In più la scarsa disponibilità di materie prime crea strozzature nella produzione e questo crea ulteriore aumento dei prezzi”.
Come abbassare l’inflazione secondo Mario Draghi
Rispondendo alla domanda di Reuters su come combattere l’inflazione, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha fatto una distinzione tra una situazione temporanea di aumento dei prezzi e una di inflazione strutturale: nei due casi ci vogliono soluzioni diverse.
“L’Italia è intervenuta per aiutare le famiglie con uno stanziamento significativo di 20 miliardi, - ha ricordato Mario Draghi, - e faremo quanto è necessario, ma occorre capire che il sostegno a carico del bilancio per il debito pubblico ha significato se l’aumento è temporaneo. Se l’aumento è permanente occorrono risposte strutturali”.
Draghi: “Un tetto ai prezzi del gas contro l’inflazione”
“In campo energetico, - ha proseguito Draghi, - le risposte strutturali sono due: un tetto al prezzo del gas (che peraltro era già stato indicato in precedenza come metodo per evitare di finanziare eccessivamente la Russia nella sua aggressione all’Ucraina, NdR), e la rottura del meccanismo che unisce il prezzo del gas al prezzo dell’energia elettrica. È una cosa che va superata, non ha senso che l’energia elettrica prodotta ad esempio attraverso l’idroelettrico, che non costa nulla perché gli impianti sono già stati ammortizzati da tanto tempo, venga venduta allo stesso prezzo del gas. Questo assicura profitti colossali alle società produttrici di energia elettrica, oltre quelli significativi che hanno gli importatori di petrolio e di gas”.
L’inflazione dei prodotti alimentari
“Per quanto riguarda i prodotti agricoli, - ha continuato Mario Draghi, - bisogna da un lato coltivare tutta la terra disponibile. Oggi le normative europee dispongono che il 10 per cento delle terre disponibili non vengano coltivate, per validissime ragioni. Però in questo momento di emergenza bisogna superarle, e coltivare tutta la terra disponibile. In secondo luogo, diversificare: se vengono meno le importazioni dalla Russia, e in parte anche dall’Ucraina, occorrerà importare questi beni da altri mercati, in particolare da Canada, Usa, Argentina”.
Lo stesso discorso, secondo il Presidente, vale per tutte le materie prime. “Chiaramente ci sarà un periodo in cui i prezzi resteranno alti e il Governo deve intervenire in vario modo continuando il sostegno”, ha puntualizzato Draghi. Ma, ha concluso, a problema strutturale, la risposta deve essere strutturale.
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