Il 25 settembre 2022 si andrà al voto con il Rosatellum bis. La legge elettorale che nessuno voleva determinerà il nuovo governo. Ma vediamo come funziona, come si vota, qual è la soglia di sbarramento e una spiegazione anche del divieto di voto disgiunto.
Taglio dei seggi
Per la prima si voterà per un numero ridotto di Parlamentari. Saranno 400 e non più 630 alla Camera e 200 e non più 315 al Senato. Questo come conseguenza dell'approvazione del referendum elettorale proposto dal Movimento 5Stelle.
Quale sistema di voto è adottato in Italia?
Dal 2017 in Italia si vota con una legge elettorale ribatezzata come Rosatellum bis. È un sistema misto: un terzo dei seggi di Camera e Senato è assegnato con il sistema maggioritario (vince chi ha un solo voto in più) mentre i restanti 2/3 con il sistema proporzionale.
Con il taglio dei parlamentari varato nella legislatura che va a chiudersi, la norma prevede che 147 dei 400 seggi della Camera e 74 dei 200 del Senato vengano assegnati negli uninominali con il voto maggioritario.
245 seggi alla Camera e 122 al Senato vengono assegnati con il proporzionale. I seggi mancanti 8 per Montecitorio e 4 per Palazzo Madama sono destinati agli eletti all'estero.
Soglia di sbarramento
Il Rosattelum prevede una soglia di sbarramento per accedere al Parlamento del 3%. Per le coalizioni la soglia di sbarramento sale al 10%.
Divieto del Voto disgiunto
Ad eccezione dei seggi assegnati negli uninominali e quelli riservati agli eletti all'estero, il resto dei posti assegnati in Parlamento è attraverso collegi plurinominali. In questi è vietato il voto disgiunto: il cittadino vota il simbolo e non il candidato. Le liste sono bloccate con un massimo di quattro candidati e i leader sono blindati.
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