Il decreto Aiuti bis interverrà anche in materia di previdenza. La bozza del testo, infatti, contiene anche la misura per l’aumento delle pensioni. Scopriamo insieme a chi spetta, di quanto saranno rivalutati gli assegni e a partire da quando.
Nel dettaglio, la bozza del decreto Aiuti bis prevederebbe la rivalutazione del 2% degli assegni pensionistici. L’aumento delle pensioni dovrebbe scattare dal primo ottobre e comprenderebbe anche la tredicesima compresa e l’anticipo del conguaglio (per un costo totale di 2,38 miliardi).
Stando alle prime proiezioni, la rivalutazione del 2% sugli assegni pensionistici si tradurrebbe in un aumento di 10 euro lordi ogni 500 di pensione. L’anticipo del conguaglio dello 0,2%, invece, comporterebbe un aumento di un euro ogni 500. A conti fatti, complessivamente, l’impatto sarebbe inferiore a quello del bonus 200 euro erogato sia per dipendenti che pensionati sotto i 35mila euro di reddito.
Tuttavia, va specificato che si tratterebbe di un anticipo sull’aumento delle pensioni. Si tratterebbe, infatti, di un acconto sulla rivalutazione già prevista a partire dal 2023, che andrebbe calibrata sulla base dell'andamento dell'inflazione dei primi 9 nove mesi dell'anno. Il meccanismo attuale per la rivalutazione, va ricordato, prevede tre fasce a scaglioni progressivi: il 100% fino a 4 volte la pensione minima, ovvero 523 euro al mese; il 90% tra 4 e 5 volte il minimo e i 75% sopra questa soglia.
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