Dal 2 giugno 2022 il doppio cognome per i nuovi nati è automatico, se c’è accordo tra i genitori. Vediamo come funziona.
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Doppio cognome figli
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Il 1° giugno 2022, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima l’assegnazione esclusiva del cognome paterno ai nuovi nati: a partire dal 2 giugno 2022, i neonati assumono automaticamente un doppio cognome, dato dall’unione dei cognomi dei genitori. L’ormai abrogato articolo 262, comma 1, del Codice Civile sanciva che, alla nascita, i figli avrebbero assunto esclusivamente il cognome del padre. Ad oggi, invece, il neonato assume automaticamente il cognome del padre e della madre (o di uno solo dei due), ad esclusiva discrezione dei genitori. Vediamo quindi cosa sapere sul doppio cognome in Italia.

Doppio cognome: come funziona

L’attribuzione del doppio cognome ai figli nati a partire dal 2 giugno 2022 segue delle direttive precise, come sancito dalla sentenza della Corte costituzionale n. 131/2022. Questa afferma che ai nuovi nati viene attribuito, in modalità ordinaria, un doppio cognome, ovvero quello del padre affiancato a quello della madre. L’ordine di apparizione dei due cognomi viene stabilito dai genitori, che potranno anche scegliere di assegnare al bambino solo il cognome paterno o solo quello materno. La decisione di mantenere uno solo dei due cognomi dovrà dunque essere frutto di un accordo tra i genitori; nel caso in cui tale richiesta non venisse avanzata, il neonato verrà registrato all’anagrafe con un doppio cognome.

Doppio cognome ai figli
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L’accordo tra i genitori è fondamentale nell’assegnazione del cognome al nuovo nato. La sentenza asserisce infatti che, nel caso in cui questi non dovessero trovare un’intesa né riguardo all'attribuzione di uno solo dei cognomi né riguardo all’ordine di apparizione di entrambi, la questione verrebbe affidata ad un giudice. L’introduzione del doppio cognome, secondo la Corte costituzionale, riguarderà non solo i casi di nascita, ma anche quelli di adozione e di riconoscimento del figlio.

In realtà, quella del doppio cognome non è una novità del 2022: il 21 dicembre 2016, la sentenza della Corte costituzionale n. 286 dichiarava illegittima l’automatica assegnazione del cognome paterno “nella parte in cui non consente ai genitori - i quali ne facciano concorde richiesta al momento della nascita - di attribuire al figlio anche il cognome materno”. Criterio fondamentale, in questo caso, era che il cognome della madre venisse posposto, e non anteposto, al cognome del padre.

Cosa cambia per chi ha il doppio cognome

L’attribuzione di un doppio cognome, tra pro e contro, comporta numerose conseguenze pratiche. Ad esempio: come si firma con doppio cognome? Semplicemente, i bambini che hanno assunto sia il cognome della madre che quello del padre si troveranno a dover utilizzare entrambi i cognomi nella firma di documenti ufficiali.

Di certo questa aggiunta non accelera la già noiosa compilazione di pratiche burocratiche e atti ufficiali, in cui peraltro lo spazio per apporre la propria firma è solitamente esiguo. Ciò che possiamo augurarci è che un’amministrazione sempre più digitale possa venirci in soccorso in questo senso.

Come si firma con doppio cognome?
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Un’altra grande questione che potrebbe destare incertezze è quella riguardante il codice fiscale con doppio cognome. L’Agenzia delle Entrate afferma che “i cognomi che risultano composti da più parti o comunque separati od interrotti, vengono considerati come se fossero scritti secondo un'unica ed ininterrotta successione di caratteri”. Quindi, anche il doppio cognome andrebbe inteso come una singola parola.

Questi sono quindi i criteri da applicare, sempre riportati dall’Agenzia delle Entrate: “se il cognome contiene tre o più consonanti, i tre caratteri da rilevare sono, nell'ordine, la prima, la seconda e la terza consonante; se il cognome contiene due consonanti, i tre caratteri da rilevare sono, nell'ordine, la prima e la seconda consonante e la prima vocale;...”.

Nodi da sciogliere sul doppio cognome

Con la decisione della Corte Costituzionale di dichiarare illegittima l’assegnazione automatica ed esclusiva del cognome paterno ai nuovi nati, in Italia è stato abbandonato un vecchio retaggio di una cultura patriarcale da cui il Paese vuole discostarsi.

Secondo la giudice Elisabetta Navarretta infatti, la vecchia norma si traduceva in una sostanziale “invisibilità della madre” che “si riverbera e si imprime sull’identità del figlio”. Volendo continuare a perseguire la linea della parità tra uomo e donna, e quindi tra padre e madre, è necessario che questa intenzione si possa riflettere anche sulla scelta del cognome del figlio.

Sono però diversi i problemi sul doppio cognome che aspettano ancora di essere risolti da interventi legislativi specifici. Uno dei principali risiede nel funzionamento del doppio cognome per la seconda generazione. Se i neonati di oggi dovessero avere figli in futuro, sarebbe impensabile l’opzione di attribuire entrambi i doppi cognomi della madre ed entrambi quelli del padre ai pargoli, che si troverebbero così con ben quattro cognomi.

Nodi da sciogliere sul doppio cognome
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Una soluzione potrebbe essere quella adottata in America Latina, dove il figlio riceve uno dei cognomi della madre e uno dei cognomi del padre. Gli organi legislativi continuano però a non presentare indicazioni specifiche in questo senso. Altro interrogativo a cui gli italiani non trovano risposta riguarda la possibilità di assegnare cognomi diversi ai figli appartenenti allo stesso nucleo familiare. Né sono stati ancora offerti chiarimenti in merito all’opportunità di modificare il doppio cognome assegnato all’anagrafe.

I nodi ancora da sciogliere sulle implicazioni del doppio cognome sembrano scoraggiare i neogenitori ad adottare la nuova norma: un’indagine de La Stampa ha segnalato come, dei 3.900 bambini nati a Milano tra il primo giugno e il 4 ottobre 2022, soltanto il 19% ha ricevuto il doppio cognome o soltanto il nome materno. Sono dunque numerosi i passi avanti da fare affinché le complicanze burocratiche non frenino i genitori nell’attribuire il doppio cognome ai propri figli.

Come si fa ad avere il doppio cognome?

Per aggiungere il cognome materno a quello paterno è necessario presentare un’apposita istanza, tramite bollo, al Prefetto della provincia di residenza o della provincia in cui è depositato il proprio atto di nascita. Ai nati a partire dal 2 giugno 2022 il doppio cognome viene attribuito automaticamente, se c’è accordo tra i genitori.

Quanto costa aggiungere il secondo cognome?

Per aggiungere il cognome materno a quello paterno è necessaria una marca da bollo da 16 euro per la presentazione dell’istanza al Prefetto della provincia in cui è depositato il proprio atto di nascita.

Chi ha due cognomi può trasmettere al figlio soltanto uno a sua scelta?

Gli organi legislativi non hanno ancora offerto chiarimenti in merito alla trasmissione del doppio cognome alle seconde generazioni.

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