La fatturazione elettronica è un metodo di scambio di documenti commerciali in formato digitale che è stato introdotto con la Legge Finanziaria del 2008. In Italia, dal 1° gennaio 2019, l’e-fatturazione è obbligatoria non solo per le transazioni commerciali con la Pubblica Amministrazione, ma anche per quelle private, con alcune eccezioni. Scopriamo chi sono i soggetti esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica e i soggetti che, invece, devono obbligatoriamente ricorrere a questo documento informatico strutturato.
La normativa di riferimento e l’obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari
La Legge di Bilancio del 2018 ha stabilito che, dal 1° gennaio 2019, le fatture emesse per la cessione di beni e la prestazione di servizi tra privati, residenti o stabiliti in Italia, possono essere esclusivamente elettroniche. La normativa antecedente al 2022 escludeva i forfettari dall’obbligo di fatturazione elettronica, indipendentemente dai loro guadagni.
Un’importante novità è stata introdotta con il Decreto Legislativo n. 36 del 2022, il quale ha sancito l’obbligo di fatturazione elettronica forfettario. Nello specifico, è stato stabilito che:
- dal 1° luglio 2022, l’obbligo di fatturazione elettronica è per i forfettari che nel 2021 hanno avuto guadagni superiori a 25.000 euro;
- dal 1° gennaio 2024, l’obbligo di fatturazione elettronica entra in vigore per tutti gli altri contribuenti in regime forfettario.
La normativa sulla fatturazione elettronica
L’obbligo di fatturazione elettronica forfettario 2022, dunque, ha riguardato coloro che nell’anno precedente hanno registrato ricavi superiori a 25.000 euro. Si è discusso a lungo, invece, dell’obbligo di fatturazione elettronica forfettario 2023 perché non era chiaro quali fossero le regole da seguire per chi, nel 2022, avesse registrato ricavi superiori a 25.000 euro. I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate non hanno tardato ad arrivare. L’Ente, a dicembre 2022, ha dichiarato che i forfettari che nel 2022 hanno superato la soglia di reddito di 25.000 euro non hanno l’obbligo di fatturazione elettronica nel 2023. L’obbligo entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2024.
Chi è obbligato alla fatturazione elettronica
A partire dal 2014, la fatturazione elettronica è obbligatoria per le transazioni commerciali con la Pubblica Amministrazione, gli enti pubblici e le società inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa Italiana. L’obbligo di fatturazione elettronica PA ha portato alla nascita, nello stesso anno dell’entrata in vigore della normativa, del Sistema di Interscambio, ovvero la piattaforma messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, tutt’oggi attiva, per lo scambio delle fatture elettroniche.
La Legge di Bilancio del 2018 ha esteso l’obbligo di fatturazione elettronica a tutti i contribuenti privati, sia Partite IVA che consumatori, salvo qualche eccezione. Nello specifico, è stato stabilito che l’e-fatturazione è un obbligo non solo più per i rapporti con la PA, ma anche per le transazioni commerciali tra Partite IVA (B2B) e le transazioni commerciali B2C.
Come detto nel paragrafo precedente, il Decreto Legislativo n. 36 del 2022 ha esteso l’obbligo di fatturazione elettronica anche ai contribuenti in regime forfettario. Ma non solo. È stato stabilito che anche i contribuenti che applicano il regime di vantaggio e la flat tax al 15% hanno l’obbligo di ricorrere alla fatturazione elettronica.
Dunque, al 2023, l’obbligo di fatturazione elettronica vige per:
- le operazioni con la Pubblica Amministrazione, gli enti pubblici e le società quotate inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa Italiana;
- le operazioni B2B, ovvero le transazioni commerciali tra Partite IVA;
- le operazioni B2C, ovvero cessioni e prestazioni effettuate da Partite IVA verso i consumatori;
- i contribuenti in regime forfettario che, nel 2021, hanno registrato ricavi superiori a 25.000€;
- i contribuenti che applicano il regime di vantaggio;
- i contribuenti che applicano la flat tax al 15% su redditi fino a 65.000€.
Per quanto riguarda le cessioni e le prestazioni di servizi tra soggetti privati, la normativa stabilisce che l’obbligo di fatturazione elettronica si riferisce a residenti, stabiliti e identificati nel territorio italiano.
Obbligo fatturazione elettronica: chi è esonerato
La Legge di Bilancio 2021 ha esonerato dall’obbligo di fatturazione elettronica tutti i soggetti che offrono prestazioni sanitarie e che sono tenuti a comunicare i dati delle fatture emesse al Sistema Tessera Sanitaria. Si tratta di medici, igienisti, fisioterapisti e altri operatori sanitari. Sono stati esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica forfettario 2022 i contribuenti che nel 2021 hanno registrato ricavi inferiori a 25.000 euro. Dall’obbligo di fatturazione elettronica forfettario 2023, invece, sono stati esonerati i contribuenti che nel 2022 hanno superato la soglia di reddito di 25.000 euro.
Quindi, i soggetti esonerati dall’obbligo di e-fatturazione sono:
- tutti i soggetti che offrono prestazioni sanitarie e che comunicano i dati delle fatture emesse tramite la Tessera Sanitaria;
- i forfettari che nel 2021 hanno registrato ricavi inferiori a 25.000 euro;
- i forfettari che hanno superato la soglia di reddito di 25.000 euro nel 2022.
Una volta compreso l’obbligo fatturazione elettronica, da quando entra in vigore la normativa? A partire dal 1° gennaio 2024, l’obbligo di fatturazione elettronica sarà esteso a tutti i regimi finora esonerati, indipendentemente dall’ammontare dei loro ricavi.
Potrebbe anche interessarti
Ecco altre informazioni sull’obbligo di fatturazione elettronica che possono esserti utili.
Chi è esonerato dalla fatturazione elettronica nel 2023?
Sono esonerati dalla fatturazione elettronica nel 2023 i forfettari che nel 2021 hanno registrato un guadagno inferiore a 25.000 euro, tutti i forfettari che hanno aperto Partita IVA nel 2022 e quelli che lo faranno nel 2023.
Per chi scatta obbligo fattura elettronica?
Dal 1° luglio 2022, l’obbligo fattura elettronica è scattato per i contribuenti in regime forfettario che, nel 2021, hanno registrato ricavi superiori a 25.000 euro. A partire dal 1° gennaio 2024, l’obbligo verrà esteso a tutti i regimi finora esonerati.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account