Non si conoscono ancora le decisioni di metà dei comuni, ma dai dati al momento a disposizione si può notare una corsa verso l'alto delle aliquote tasi. Sulle prime case la media è all'1,94 per mille. A due giorni dalla scadenza - i comuni devono deliberare entro il 10 settembre -, sembra dunque che i sindaci stiano utilizzando i margini di aumento previsti dalla legge
È quanto emerso dai dati elaborati per il sole 24 ore dal caf acli su una base di 4.058 delibere comunali rispetto alle 4.752 pubblicate venerdì scorso sul sito delle finanze. Le tendenze registrate dal caf acli evidenziano che il 15% dei comuni finora ha esentato l'abitazione principale dalla tasi; negli altri comuni il prelievo sulla prima casa è quasi il doppio del livello di partenza, ci sono 474 municipi che hanno superato il 2,5 per mille, sfruttando l'opportunità di introdurre una maggiorazione extra fino allo 0,8 per mille; considerando le principali tipologie di detrazione queste ultime sono istituite soltanto nel 43% dei casi
Tutto ciò si traduce in aliquote elevate e poche agevolazioni. Ciò significa che il rischio di rincari rispetto all'imu pagata nel 2012 è concreto, molto dipende - per l'appunto - dalle detrazioni locali. Sul tema il dibattito è acceso. Qualche giorno fa il dipartimento delle finanze ha fatto sapere che i 2.178 comuni che hanno deliberato l'aliquota tasi hanno incassato 1,2 miliardi di euro, il 29,3% in meno rispetto agli 1,6 miliardi incassati con l'imu 2012. Un dato che, però, deve essere letto tenendo conto del fatto che si riferisce alla prima rata versata entro il 16 giugno, quindi non può essere proiettato in assenza di informazioni sulle delibere che saranno adottate dai comuni rimanenti entro il 10 settembre
Al sole 24 ore, Paolo conti, direttore del caf acli, ha spiegato che "tantissimi comuni, soprattutto i piccoli, hanno preferito non introdurre detrazioni e applicare un'aliquota bassa". Conti ha poi aggiunto: "è vero che questa scelta, a parità di aliquota, penalizza le case con una rendita catastale modesta, ma solo se le detrazioni sono consistenti e le aliquote non crescono troppo. Altrimenti una detrazione da pochi euro diventa la contropartita di un'aliquota elevata che fa crescere molto di più il prelievo per la maggior parte dei contribuenti"
1 Commenti:
Un modo per abbassare la TASI sulla prima casa ci sarebbe, far emergere tutte le seconde case nascoste dalle residenze fittizie e separazioni di comodo, ma come ben sabbiamo in questo paese sono sempre i FURBI ad avere la meglio.
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