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L’Anci al governo: “Tassa unica su seconde case e capannoni”
GTRES

La fiscalità locale torna alla ribalta. L’Anci, l’Associazione nazionale comuni italiani, ha presentato al governo 12 proposte, tra cui si parla anche della riunificazione delle imposte su seconde case e capannoni. I sindaci non contestano l’abolizione della Tasi sulla prima casa e dell’Imu su imbullonati e terreni, ma chiedono che si intervenga anche sugli altri immobili, soggetti al doppio regime Imu-Tasi, raccogliendo sotto un’unica voce gli altri tributi.

Un’operazione che deve essere fatta senza far crescere il peso fiscale su seconde case e altri immobili e che deve compensare integralmente i Comuni del gettito che viene a mancare. Ma l’intervento non è così semplice. Come sottolineato dal Sole 24 Ore, far confluire Imu e Tasi in un’unica imposta può rivelarsi complicato. Sugli immobili strumentali la Tasi è interamente deducibile dalle imposte sui redditi, mentre l’Imu ha uno sconto del 20%. Ci sarebbe poi, per il governo, un problema di immagine. Per non alleggerire ancor di più gli incassi, l’Imu dovrebbe veder aumentare la propria aliquota massima dal 10,6 per mille all’attuale 11,4, che può essere raggiunto con la somma di Imu e Tasi.

All’interno della “piattaforma” dei Comuni c’è anche la richiesta di rivedere le regole sul pareggio di bilancio e quelle sui piccoli enti. I sindaci chiedono poi chiarezza sulla riforma della riscossione locale.

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