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Come si calcolano Imu e Tasi
GTRES

Come si effettua il calcolo Imu 2022? Dopo la cancellazione della Tasi, i proprietari di prime case di lusso e di immobili diversi dall'abitazione principale dovranno pagare il 16 giugno la prima rata Imu 2022. Vediamo come si calcola l'Imu 2021. Bisogna ricordare infatti che per il calcolo imu 2022 c'è una specifica formula da seguire.

Ai fini del calcolo Imu 2022, è bene ricordarlo, bisogna sempre partire dalla rendita catastale e seguire i passaggi che verranno spiegati qui di seguito. Per sapere quanto devi pagare, infatti, puoi usare le nostre calcolatrici.

Per calcolare la tua rata Imu clicca qui

Come si calcola l'Imu 2022 sulla seconda casa?

Prima di determinare quale sia per l'Imu 2022 il calcolo ricordiamo che, come di consueto, il pagamento riguarda esclusivamente le seconde case e quindi i proprietari di prime case di lusso e immobili diversi dalla prima abitazione. Questa imposta municipale, invece, non si applica per i terreni agricoli (ma solo in determinate condizioni) e gli imbullonati. La formula per il calcolo Imu valgono sia per il calcolo imu prima casa di lusso che per il calcolo Imu seconda casa. Per calcolare l'Imu 2022bisogna partire dalla rendita catastale

  • rivalutare la rendita del 5%;
  • moltiplicare la rendita rivalutata per il coefficiente di ogni immobile per cui si effettuano i versamenti;
  • moltiplicare il risultato così ottenuto per le aliquote deliberate da ogni singolo Comune.

Dove trovare aliquote Imu 2022?

Le aliquote approvate dai Comuni che devono essere utilizzate per il pagamento dell'Imu 2022 sono quelle pubblicate sul sito www.finanze.gov entro il 28 ottobre. In caso di mancata pubblicazione si utlizzano le aliquote utilizzate per il pagamento della prima rata.

Coefficienti Imu 2022

Per il calcolo Imu 2022 bisogna conoscere il coefficiente pari a 160 si riferisce a:

  • fabbricati di gruppo A (abitazioni), esclusa la categoria A/10 (uffici e studi privati);
  • i fabbricati di categoria C/2 (magazzini e locali di deposito);
  • C/6 (stalle, scuderie, rimesse ed autorimesse senza fini di lucro);
  • C/7 (tettoie).

Il coefficiente è pari a 140 per:

  • i fabbricati di categoria B (tra i quali case di cura senza fini di lucro e uffici pubblici);
  • i fabbricati di categoria C/3 (laboratori per arti e mestieri);
  • C/4 (fabbricati e locali per esercizi sportivi senza fini di lucro);
  • C/5 stabilimenti balneari e di acque curative senza fini di lucro.

Per i fabbricati di categoria D/5 (istituti di credito, cambio e assicurazione) e A/10, il coefficiente è 80.

Per i fabbricati di categoria D (D5 esclusi), che vanno dagli opifici alle sale cinematografiche, il coefficiente è 65. Pari a 65 è, invece, per i fabbricati di categoria C/1

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3 Commenti:

Privato
29 Maggio 2020, 19:08

Credo che ci sia un refuso nell'articolo. Laddove dice:
"Per i fabbricati di categoria D (D5 esclusi), che vanno dagli opifici alle sale cinematografiche, il coefficiente è 65. Pari a 65 è, invece, per i fabbricati di categoria C/1."
In realtà il moltiplicatore per la categoria C1 dovrebbe essere pari a 55.

Privato
21 Giugno 2020, 10:49

Si, è vero! Anche io l'avevo notato!

Privato
20 Luglio 2020, 11:07

Si, effettivamente alla categoria C1 si applica un moltiplicatore pari a 55.
Bravi entrambi.

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