Il 30 novembre 2017 le partite Iva sono chiamate a versare l’acconto del Fisco. La scadenza riguarda le imprese individuali, i titolari di redditi derivanti dall’esercizio di professioni, le piccole partite Iva che sono nel vecchio regime dei minimi o nel regime forfettario.
Per calcolare l’acconto Irpef ci sono due metodi: il metodo storico e quello previsionale. Con il metodo storico è necessario prendere a riferimento la somma indicata al rigo RN34 del modello Redditi PF 2017, oppure quella indicata nel rigo RN64, colonna 4, nel caso in cui l’acconto debba essere determinato tenendo in considerazione casi particolari.
Gli acconti per il 2017, in linea di massima, sono dovuti e devono coprire il 100% dell’imposta determinata per il 2016. Il primo acconto del 40% è dovuto entro il termine di versamento del saldo per il 2016, il secondo del 60% entro fine novembre 2017.
Se l’importo indicato nel rigo RN34 o RN64 è inferiore a 51,65 euro, non sono dovuti acconti.
Se l’importo indicato nel rigo RN34 o RN64 è superiore a 51,65 euro, ma inferiore a 257,52 euro, l’acconto è dovuto nella percentuale del 100% di tale importo e va versato in un’unica soluzione entro il 30 novembre.
Se l’importo indicato nel rigo RN34 o RN64 è superiore a 257,52 euro, l’acconto deve essere versato in due rate oppure, a scelta del contribuente, in un’unica soluzione entro la scadenza della prima rata.
Per l’addizionale regionale Irpef non è previsto il versamento di alcun acconto, per quella comunale l’acconto per il 2017 è unico nella misura del 30%, ma è dovuto entro la scadenza prevista per il versamento del saldo Irpef dell’anno precedente.
I contribuenti che adottano il regime dei minimi o il regime forfettario sono tenuti al versamento degli acconti dell’imposta sostitutiva con le stesse regole per l’Irpef. Anche per quanto riguarda l’Irap, valgono le stesse regole stabilite per le imposte sui redditi. Se viene utilizzato il metodo storico, si deve prendere a base l’imposta dovuta per l’anno precedente nella percentuale del 100% del suo ammontare. La base di calcolo è costituita dall’importo che viene riportato al rigo IR21 del modello Irap 2017.
Con il metodo previsionale bisogna determinare le imposte che si prevedono dovute per il 2017 e versare il 100% tra giugno e novembre. In tal caso è necessario fare attenzione perché in presenza di errore nella determinazione degli acconti, oltre agli interessi scatta la sanzione per insufficiente versamento, pari al 30% del minor importo versato.
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