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Per ottenere l’Isee valido per il 2018 è necessario ripresentare la Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica). Il documento, che ha scadenza annuale, deve essere richiesto da chi accede alle prestazioni per la prima volta e da chi già le ha ottenute in passato.

La Dichiarazione sostitutiva unica può essere presentata all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata; al comune; a un Caf; online all’Inps. I dati da indicare nella Dsu sono in parte autodichiarati e in parte acquisiti dall’Agenzia delle Entrate (reddito complessivo ai fini Irpef) e dall’Inps (trattamenti assistenziali, previdenziali e indennità erogata dall’Inps).

Il nucleo familiare è quello alla data di presentazione della dichiarazione. I redditi di riferimento sono quelli che risultano dal 730 o dal modello Redditi del 2017 (relativi quindi al 2016). Il patrimonio mobiliare e immobiliare da dichiarare è quello posseduto al 31 dicembre scorso.

Per ottenere il calcolo dell’Isee standard è necessario compilare la Dsu mini, che contiene i principali dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare. Per prestazioni particolari, è invece necessario compilare i modelli dedicati, che consentono di calcolare Isee specifici.

L’Isee è valido per un anno, ma se nell’arco di questo periodo la situazione economica cambia, ad esempio in caso di perdita del posto di lavoro, è possibile ottenere l’Isee corrente, che permette di fotografare la situazione economica attuale, al posto di quella riferita ai redditi dei due anni precedenti.

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