Commenti: 0
L’usucapione tra genitori e figli è ammesso?
GTRES

L’usucapione è una modalità d’acquisto a titolo originario di una proprietà o di un diritto reale di godimento della stessa che si realizza tramite il possesso protratto per un certo periodo di tempo. Vediamo se può essere praticata anche tra genitori e figli.

Prima, però, vanno specificate le condizioni che determinano l’usucapione. Innanzitutto il possesso del bene deve essere pacifico, nel senso che l’ingresso in casa non deve essere avvenuto clandestinamente o forzatamente. Inoltre la permanenza deve essere continua e ininterrotta, non solamente occasionale e per oltre 20 anni.

Tuttavia, l’usucapione del figlio nella casa dei genitori non è praticabile, in quanto la giurisprudenza afferma che tutte le volte in cui il possesso di un immobile altrui avviene per mera amicizia o spirito di tolleranza da parte di chi è titolare – come nel caso delle relazioni famigliari – non può scattare l’usucapione.

Il motivo dipende dal fatto che l’usucapione scatta quando il possesso del terzo sull’immobile si verifica per un totale disinteresse da parte del legittimo proprietario del bene. Per definizione, quindi, non può verificarsi in caso di accoglienza tra parenti o amici. In questi casi, infatti, si tratta più correttamente di un contratto di comodato. E in quanto rapporto contrattuale, la natura stessa della dinamica esclude la possibilità di usucapione tra genitore e figli.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account