Sono partiti per il superbonus 110 i controlli preventivi. Una decisione nata con l'obiettivo di contrastare le frodi che questa agevolazione ha generato, si parla nello specifico di crediti d'imposta inesistenti pari a 4,4 miliardi di euro. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha così dato vita a un comitato di monitoraggio del settore edile, che ha iniziato a controllare i lavori edili a partire dal primo novembre 2021.
Dall'invio della comunicazione dell'avvenuta cessione del credito, l'Agenzia delle Entrate ha cinque giorni lavorativi di tempo per sospendere, per un tempo massimo di 30 giorni, gli effetti delle comunicazioni delle cessioni inviate proprio per consentire il controllo preventivo. Chi ha trasmesso la comunicazione riceve per via telematica la ricevuta della sospensione.
Nei 30 giorni di sospensione i funzionari procedono con le verifiche. Se nulla viene riscontrato, la sospensione verrà sbloccata; se invece emergono delle irregolarità, la comunicazione verrà rifiutata. In quest'ultimo caso, il beneficiario o l'intermediario potrà per una sola volta chiedere all'Ufficio competente un riesame della posizione, qualora la risposta sarà favorevole al contribuente, la comunicazione di cessione dei crediti verrà sbloccata.
Ma cosa si rischia? Il tecnico che firma e attesta dati eventualmente falsi in materia di congruità delle spese rischia una multa che arriva fino a 100mila euro, oltre al carcere fino a cinque anni, con la pena che può essere aumentata se c'è il dolo. Il beneficiario invece non ha conseguenze penali, ma se vengono riscontrate irregolarità oppure omissione di fatti senza la presenza di alcun dolo specifico rischia la restituzione dell'intero importo di cui ha usufruito maggiorato degli interessi.
Tra cinque anni ai controlli preventivi sul superbonus 110 si affiancheranno i controlli fiscali. In che modo? L'Agenzia delle Entrate procederà con il controllo della detrazione nella dichiarazione dei redditi e con il controllo dei crediti ceduti.
Nel primo caso, qualora vengano riscontrate delle irregolarità, verrà recuperato il dovuto tramite un avviso di accertamento che dovrà essere notificato entro il 31 dicembre del quarto anno successivo alla dichiarazione non risultata corretta. Nel secondo caso, qualora si riscontri un utilizzo improprio dello sconto in fattura e della cessione del credito, si procederà al recupero tramite notifica entro il 31 dicembre del quinto anno successivo alla dichiarazione.
Di norma, i controlli saranno effettuati sulla documentazione, in taluni casi potranno essere richiesti interventi da parte di organi esterni per una verifica tecnica.
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