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Dismissioni beni immobili pubblici, in gioco Cdp e Invimit
GTRES

La legge di Bilancio ha previsto un piano straordinario di dismissioni dei beni immobili pubblici. L’obiettivo è raggiungere 950 milioni di euro. E il Tesoro sembra aver chiamato ora a raccolta Cassa Depositi e Prestiti e Invimit.

Secondo quanto segnalato da MF – Milano Finanza, il piano ad hoc del governo prevede l’intervento di Cassa Depositi e Prestiti. Quest’ultima non acquisterebbe direttamente i cespiti: in un primo momento sarebbe chiamata a farne di fatto una valutazione, posta come base delle aste pubbliche con cui si tenterebbe di vendere gli asset. Qualora gli immobili non trovassero piazzamento in questo modo, Cdp potrebbe entrare in campo come acquirente, non per l’intero ammontare del piano straordinario di dismissioni dei beni immobili pubblici, ma - secondo indiscrezioni - per 300/400 milioni di euro.

Il Tesoro avrebbe pensato di coinvolgere anche Invimit. L’ipotesi, in questo caso, prevede il conferimento di alcuni immobili, che potrebbero poi essere distribuiti in fondi distinti per città di ubicazione, assieme a quelli messi a disposizione dai Comuni.

Nel frattempo, è al lavoro l’Agenzia del Demanio, che con una prima lista ha individuato 1.500 beni da vendere.

Sul fronte delle vendite ordinarie, invece, si attendono sul mercato asset oggi di enti come l’Inps, la Croce Rossa, le Province e i Comuni. In questo caso, l’obiettivo è raggiungere 800 milioni di euro entro il 2019.

Tirando le somme, se si dovessero raggiungere entrambi gli obiettivi, il contributo derivante dalle operazioni di privatizzazioni dovrebbe raggiungere quasi 2 miliardi di euro.

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