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outlook immobiliare 2022
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Il mercato immobiliare italiano si conferma fortemente attrattivo. Lo segnala Coima, presentando il proprio out look di mercato, secondo cui il 2022 dovrebbe vedere oltre 11 miliardi di euro in investimenti nel mattone italiano, un miliardo in più rispetto al 2021 e in forte crescita rispetto agli 8,7 miliardi del 2020.

Investimenti immobiliari settore per settore

Tra i settori immobiliari interessati dagli investimenti, il totale per i primi nove mesi del 2022 risulta composto da 3,9 miliardi di euro per l’Office, 2,4 miliardi di euro sul mercato logistico, 1,1 miliardo di euro per gli hotel, 0,8 miliardi di euro per il residenziale e 0,6 miliardi di euro per il retail.

Nel primo semestre dell’anno, la maggior parte di questi fondi (73%) confermava una provenienza da investitori internazionali, una percentuale in linea con la media degli ultimi cinque anni.

In tale contesto, il mercato mostra una particolare velocità nel cogliere opportunità legate a uffici in Classe A, con una domanda che – nel corso degli ultimi 5 anni – si è stabilizzata oltre il 70%: un fattore che incide fortemente anche nel tesso di vacancy che, se per Milano è del 10,4%, si riduce al 2,5% per gli edifici in Classe A e arriva a zero in Porta Nuova e nel CBD di Grado A.

L’Italia è purtroppo ancora molto lontana dagli altri principali paesi europei: se la percentuale di uffici in Classe A in Milano tocca il 14%, il dato cala al 6% per la capitale, numeri ben lontani dalla media del 30% o dai picchi del 46% di Londra e del 43% di Barcellona.

Mercato immobiliare, strategie per il futuro

COIMA punta sull’Esg per il futuro degli investimenti immobiliari. Importante il riscontro ottenuto con il COIMA ESG City Impact Fund (CECIF), che ha superato i 520 milioni di euro di raccolta e sta proseguendo verso il target di 1 miliardo di euro. La strategia di COIMA si inserisce in un momento storico di grandi trasformazioni, anche per via delle opportunità attese dai fondi del PNRR e che, secondo stime elaborate internamente da COIMA, ammontano a circa 48 miliardi di euro con la possibilità di arrivare a generare un impatto complessivo per città e territorio nazionale di oltre 85 miliardi, includendo anche gli investimenti nelle infrastrutture.

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